Strade deserte e prime sanzioni ai locali, gli effetti dell’emergenza in città per contenere la diffusione del Coronavirus

Le limitazioni imposte dal decreto del Presidente del Consiglio e dalle conseguenti ordinanze cittadine per contenere la diffusione del Coronavirus hanno generato un clima quasi surreale. E d’altronde non potrebbe essere altrimenti visto l’invito a rimanere a casa il più possibile, la chiusura di diverse attività che riguardano la ruotine di tutti, le misure da adottare che hanno generato in molti anche un senso di estrema prudenza e di timore diffuso. Questa mattina le strade di Campobasso per lunghi periodi temporali sono apparse deserte e comunque con un traffico al di sotto di quello riscontrato mediamente a inizio settimana. Anche i cittadini a piedi sono meno del solito. Strette di mano assenti o pochissime. Abbracci manco per sbaglio. Fuori ad alcuni negozi si notano gruppetti di persone.

Sono gli effetti delle nuove disposizioni secondo le quali i gestori devono limitare gli accessi, normando il numero di presenze contemporanee di clienti all’interno delle attività. Le file si notano soprattutto davanti alle farmacie, dove titolari e dipendenti vestono con guanti e mascherine. Con le scuole chiuse, gran parte delle udienze nei tribunali sospese, l’accesso agli uffici pubblici limitati di fatto sono quasi azzerati i flussi di pedoni anche negli orari considerati di punta. L’ordinanza del sindaco, applicata fra gli altri ai commercianti, ha costretto le forze dell’ordine ad applicare i primi provvedimenti nei confronti dei trasgressori. Nel weekend appena trascorso un ristorante del centro storico, durante l’orario serale, è stato chiuso perché non avrebbe rispettato gli obblighi imposti nell’ordinanza, mentre ad un bar del centro è stata contestata una multa di circa 5mila euro per aver permesso la presenza di un cospicuo gruppo di persone al suo interno senza far rispettare le distanze di sicurezza.

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