Rapina al distributore di benzina, i Carabinieri chiudono il cerchio su un 24enne. “Incastrato” dalle telecamere di sorveglianza

I Carabinieri del NOR della Compagnia di Isernia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione delle misure coercitive dell’obbligo di dimora e della presentazione alla P.G. a carico di un 24enne, risultato responsabile di una rapina, perpetrata il mese scorso, ai danni del gestore di un distributore di carburanti, sito nella provincia pentra, al quale gli aveva sottratto con minaccia il portafoglio contenente l’incasso giornaliero. Le indagini, avviate e sviluppate dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Isernia, intervenuti tempestivamente in occasione dell’evento, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente la responsabilità del giovane. Grazie alla visualizzazione sistematica di tutti i filmati di videosorveglianza del distributore, raccolti nelle fasi del sopralluogo, nonché di altre immagini acquisite da telecamere presenti lungo il percorso stradale seguito dall’auto a bordo della quale il malvivente si era dileguato, alla conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse che lo popolano, nonché al minuzioso esame delle dichiarazioni rese dalla vittima, i militari sono riusciti, sin dalle prime fasi, a focalizzare l’attenzione investigativa sul citato giovane. Sul piano della metodologia operativa, le indagini hanno acclarato che l’individuo aveva utilizzato un’autovettura ad egli riconducibile. Precisamente era stata impiegata un’auto la cui targa, ad una attenta analisi dei filmati, era apparsa parzialmente alterata e della quale si è riusciti a ricostruire la reale sequenza alfa numerica attraverso una capillare e sapiente ricostruzione investigativa. Dalle attività di analisi svolte a posteriori, inoltre, sono stati estratti dettagli utili, trasformati poi in importanti fonti di prova, circa l’abbigliamento indossato nel corso della condotta predatoria. Infine i Carabinieri attraverso indagini tecniche sono riusciti anche a tracciare con esattezza gli spostamenti del rapinatore, dimostrando a questo punto inconfutabilmente la presenza del giovane su luogo del reato.

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