Dall’Africa al Molise: primo avvistamento di Ibis sacro, l’uccello venerato dagli antichi Egizi

E’ una nuova specie per il Molise. Infatti si tratta del primo avvistamento di Ibis sacro fatta dal volontari di Ambiente Basso Molise mentre stavano svolgendo il censimento del Fratino (Charadrius alexandrinus). Specie originaria di Africa e Medio Oriente, è stata introdotta in Italia dall’uomo per scopi ornamentali in alcuni parchi e giardini zoologici. Gli Ibis sacri sono onnivori: si nutrono di anfibi, crostacei, piccoli roditori, molluschi, pesci, lombrichi, insetti nonché uova e pulcini di altre specie di uccelli nativi come sterne, garzette, anatre, uccelli marini e uccelli di palude. Rappresentano, pertanto, una seria minaccia per la fauna autoctona. Era venerato dagli antichi Egizi, la sua immagine la si trova raffigurata nei geroglifici insieme al dio Thot. E se da un lato questa specie ha iniziato a colonizzare anche l’Italia, paradossalmente risulta assente nel Paese al quale deve l’appellativo di “sacro”.

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