Gli “striscioni di Striscia” all’ingresso di Villa de Capoa, quando l’italiano non “sposa” la prevenzione. Errore marchiano o scherzo?

Forse la quarantena ha creato anche qualche blackout lessicale, se si osserva il cartello apparso questa mattina all’ingresso di Villa de Capoa, a Campobasso, la cui immagine sta diventando virale sui social. Un avvertimento, legato alla prevenzione per affrontare la fase 2 dell’emergenza coronavirus, scritto su un foglio bianco in un italiano non certo perfetto e fissato al cancello con del filo spinato, che potrebbe essere pane per i denti della nota rubrica “Striscia lo striscione” di Cristiano Militello. E’ l’errore marchiano di un dipendente comunale o di un cittadino che ha inteso prendere iniziativa pensado di fare una cosa buona, oppure si è trattato dello scherzo di un buontempone? Ai campobassani l’ardua sentenza. Noi abbiamo provato a chiederlo, curiosando, all’assessore Simone Cretella, durante una conversazione su quesiti un pò più importanti. L’esponente di Palazzo San Giorgio ha ipotizzato che qualche dipendente o cittadino armato di buona volontà, recependo la dritta del Comune, abbia inteso lasciare un messaggio dal contenuto valido ma formalmente errato “perché non tutti siamo laureati o diplomati, quindi niente polemiche”. Lo stesso Cretella ha fatto sapere che il cartello è stato rimosso a seguito di numerose segnalazioni.

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