Lancia tronco di albero contro la finestra della sua ex, minacce e pedinamenti continui. Stalker allontanato e “avvertito” dal giudice

La Polizia di Stato di Campobasso ha dato esecuzione alia misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, a carico di un cittadino della provincia di Campobasso, accusato di stalking aggravato, perchè, con condotte reiterate, molestava una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. Tali condotte erano realizzate pedinandola, facendosi trovare tutti i giorni presso il luogo di lavoro, seguendola quando andava al cinema con le amiche, recandosi tutti i giorni in un bar che si trova davanti al luogo di lavoro della donna, chiedendo informazioni alle sue colleghe, inviandole messaggi minatori, recandosi sotto casa e suonando di continuo al citofono. Non sono mancate occasioni in cui l’uomo l’ha seguita a bordo di un’auto cercando di impedirle di giungere a casa, pretendendo colloqui o “ultimi appuntamenti” nonostante i rifiuti continuamente opposti. Come pure non puo essere trascurato l’impulso violento avuto nel lanciare un tronco di albero verso la finestra dell’abitazione della donna. Si tratta di condotte moleste che hanno ingenerato nella vittima un senso di timore, tanto da indurla a rivolgersi ad un centro antiviolenza e a ricorrere a rudimentali cautele di protezione, evitando anche di rimanere sola in casa e a modificare le proprie abitudini di vita, per timore di incontrarlo. La Procura di Campobasso, appena ricevuto l’esito dell’attività di indagine, richiedeva al G.I.P. idonea misura cautelare e il provvedimento interveniva disponendo, il giudice, il divieto di avvicinamento alia persona offesa, ai suoi familiari, ai luoghi frequentati dalla stessa e il divieto di contattarla in qualsiasi modo. Qualora dovesse ulteriormente continuare nella condotta molesta, rischierebbe 1’arresto in flagranza e\o un aggravamento della misura cautelare. La vicenda in questione rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente negli ultimi anni e il cui contrasto capillare – tra gli obiettivi della Procura – è doveroso e necessario anche al fine di prevenire piu gravi reati.

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