Vacanze, i molisani scelgono il Sud Italia. “Niente villaggio, meglio l’appartamento”. Così l’emergenza Covid cambia le abitudini

L’emergenza sanitaria legata al coronavirus condizionerà anche le vacanze dei molisani. Da mercoledì 3 giugno ci si potrà spostare liberamente fra le regioni senza bisogno di autocertificazione mentre non ci sarà la medesima possibilità per tutti i Paesi esteri. Proprio per evitare problemi, chi potrà concedersi qualche giorno di riposo e di svago lontano dal Molise, visto che il lockdown ha aperto una crisi economica che pesa sulle tasche di molti, si muoverà quasi interamente nel Sud Italia. A confermarlo sono alcune agenzia di viaggio di Campobasso che proprio in questi giorni stanno iniziando a riprendere la routine, dopo oltre due mesi passati per lo più a cancellare prenotazioni. “C’è la volontà di ripartire“, ci comunica Giuseppe Genneralli dell’Empire Travel. “La scorsa settimana è arrivata qualche timida richiesta e per me è già stata una sorpresa. Mi aspetto una crescita per questa settimana. I numeri rispetto al 2019 restano inarrivabili“.

Al momento, spiega Giuseppe, non ci sono proposte ma si tende a ricevere richieste dal cliente e fornirgli un preventivo. Con tutte le incertezze per l’estero e i timori a spostarsi verso il Nord, la meta prescelta riguarda il Mezzogiorno e le isole. “Mi stanno contattando per vacanze in Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Credo che sarà questo il trend dell’estate“. Mete confermate anche da Lorena Di Giorgio di ‘Noi Partiamo’ che sottolinea come i molisani, per via delle norme anti assembramento e sul distanziamento sociale, tendano ad optare per vacanze in posti poco affollati e in strutture in cui il contatto stretto con altri villeggianti è ridotto. “Le famiglie che in genere sceglievano il villaggio turistico ora spostano la loro preferenza sul residence o sull’appartamento. Per quanto riguarda gli alberghi, che paradossalmente devono rispettare delle regole ferree, compresa la sanificazione continua, c’è molta diffidenza da parte del cliente.

E poi c’è un altro grande problema, ossia che al momento non tutte le strutture si sono adeguate e di conseguenza non sono ancora tutte disponibili
“. Per ora, stando alle prime richieste, il budget medio di spesa rispetto agli altri anni – che andava dai 500 euro a testa per il target giovanile ai 1000 euro a testa per le famiglie – si è ridotto, ma per via dell’emergenza molti prezzi rivisitati proprio per il calo delle domande daranno vita a diverse offerte per i turisti. Nonostante ciò c’è chi non intende rischiare. Come gli amanti delle crociere, che hanno rinviato al prossimo anno. “Mentre iniziamo a prendere qualche prenotazione per questa estate – aggiunge Lorena – diversi clienti hanno già bloccato per il 2021“.

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