Droga e cellulari nel carcere di Campobasso per “via aerea”, 2 anni e 2 mesi di reclusione al “tiratore”

La sentenza di Appello

Venne sorpreso a maggio dell’anno scorso dai Carabinieri della sezione Narcotici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso nei pressi della casa circondariale del capoluogo dopo la segnalazione di una donna che lo avrebbe visto lanciare qualcosa oltre il muro di cinta dell’istituto di pena: addosso, nascosti in un marsupio (che probabilmente non era riuscito a far giungere a destinazione), gli vennero trovati quasi 400 grammi di hashish, cartine e tre telefoni cellulari, materiale che sarebbe stato destinato ai clan romani reclusi nel carcere molisano. I giudici della Corte d’Appello di Campobasso hanno condannato nei giorni scorsi F.P. 47enne romano, pluripregiudicato, a due anni e due mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti. La sentenza riforma il verdetto di primo grado di gennaio (3 anni e 4 mesi con l’abbreviato): l’avvocato difensore Fabio Del Vecchio ha ottenuto una riduzione di pena puntando sul quantitativo trovato al suo assistito al momento della perquisizione. Il 47enne, che ha trascorso una parte del periodo di custodiare cautelare in carcere fra gli istituti di Campobasso e Larino, è considerato dai giornalisti della Cronaca Romana come un “gregario” del clan dei Casamonica. L’uomo infatti risiede nella zona di Roma “La Rustica” considerato il quartier generale dei clan dei rom.

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