Lavoratori agricoli, sindacati chiedono il rinnovo dei contratti regionali: “Scaduti da 7 mesi. Subito un tavolo”

Oggi ricorre il Cpl Day

Oggi 16 luglio i sindacati FLAI, FAI e UILA celebrano in tutta Italia il CPL DAY per ricordare a tutti che “un buon cibo deve essere frutto di un buon lavoro” e che il buon lavoro passa anche per i rinnovi dei contratti provinciali/regionali in agricoltura a garanzia dei diritti, della salute e della sicurezza. In Molise a febbraio del 2018 è stato rinnovato dopo oltre 20 anni il contratto per gli operai agricoli, nell’occasione si è deciso di superare il livello provinciale per approdare a un contratto a valenza regionale più funzionale alle necessità del nostro territorio di piccole dimensioni e al fine di definire tutele, diritti e salario comuni per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’agricoltura della nostra regione. Il “CPL DAY” nasce dalla necessità di sensibilizzare le controparti datoriali – Coldiretti, Confagricoltura e Cia – ad aprire i tavoli per i rinnovi contrattuali scaduti già da 7 mesi. “E’ importante – scrivono i sindacati – evidenziare alle controparti ma anche all’opinione pubblica il contributo che queste lavoratrici e lavoratori – italiani, comunitari e migranti – hanno dato per garantire che il cibo arrivasse sulle nostre tavole. Sono stati considerati i cosiddetti “essenziali” nel periodo delle dure settimane di lockdown, al pari dei lavoratoti della sanità, del commercio, dell’industria alimentare, hanno continuato a lavoratore con grande sacrifico. Adesso c’è dunque bisogno che la riconoscenza ad essi dovuta per l’impegno profuso si traduca in fatti concreti con il rinnovo dei contratti che sono lo strumento principe e il baluardo per l’affermazione dei diritti, delle tutatele e dei livelli salarialidi tante lavoratrici e lavoratori. Auspichiamo quindi che al più presto si apra la discussione sul rinnovo del CRL Molise anche per recuperare il tempo per la costituzione dell’Ente bilaterale che da esso discende come istituto. Così come il 21 febbraio 2018 ha segnato una data storica perché si è posto fine a una vacatio contrattuale intollerabile durata un ventennio, anche oggi, con grande responsabilità, dobbiamo porre in essere le basi per la costruzione di un percorso che attraverso la contrattazione fra le parti sia capace di valorizzare il settore agricolo, tra i più importanti della nostra regione, a beneficio del territorio, dei lavoratori e delle imprese”.

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