Con il recente sequestro preventivo ottenuto dalla Procura di Campobasso a seguito di appello dinanza al Tribunale del Riesame si confermano gli importanti risultati operativi ai fini del contrasto alla criminalità economico-finanziaria. “Si tratta di un provvedimento ablativo di notevole rilievo – sostiene il Procuratore della Repubblica di Campobasso, Nicola D’Angelo – avente ad oggetto un valore complessivo di beni da sottoporre a vincolo reale di oltre 13 milioni di euro, emesso ad integrazione del precedente ammontare superiore ai 4 milioni di euro. Di particolare evidenza anche il riconoscimento della responsabilità “amministrativa da reato” per una delle società coinvolte ed avvantaggiate, in prima battuta, dalla realizzazione dei reati fiscali oggetto di contestazione, con conseguente possibilità di escussione del relativo patrimonio ed anche, in caso di incapienza, di quello dei soggetti gestori di fatto e/o amministratori di diritto”. La fase esecutiva, mediante ricerche mirate eseguite da parte della polizia giudiziaria delegata (Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza di Campobasso), ha consentito l’individuazione di molteplici beni suscettibili di ablazione fra cui terreni per un valore nominale di 65.246,46 euro, fabbricati per un valore nominale di 330.764 euro, quote di diverse società di capitali per un valore complessivo di 100.500 euro e diversi autoveicoli. Gli accertamenti hanno permesso di disvelare un pericoloso sistema fraudolento, finalizzato al contrabbando di prodotti energetici, mediante l’utilizzo di società e soggetti interposti, utilizzati per mascherare la reale dinamica dei rapporti economici e commerciali, anche attraverso la formazione di documenti fittizi per operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti.
giovedì 18 Settembre 2025 - 06:22:29 PM
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