Trasporto pubblico, liquidati 1,9 milioni di euro. Ma i sindacati tuonano: “Le imprese hanno disatteso gli impegni”

La Regione Molise con determina dirigenziale del 7 agosto ha disposto il pagamento alle aziende del Trasporto Pubblico Locale extraurbano dell’importo di € 1.903.141,27, ossia il 97% del totale da corrispondere. I sindacati oggi puntano il dito contro le aziende, criticando principalmente il ritardo delle spettanze ai dipendenti. “Dopo l’esperienza maturata da Vincenzo Niro e quella seppur breve conseguita alla guida dei trasporti dallo stesso Presidente della Regione Donato Roma, anche il nuovo Assessore Regionale Quintino Pallante, sta toccando con mano l’inaffidabilità e al tempo stesso lo straordinario potere delle imprese di trasporto molisane“, commentano Franco Rolandi (Filt Cgil), Antonio Vitagliano (Fit Cisl), Carmine Mastropaolo (Uiltrasporti), Emilio Santangelo (Faisa Cisal) e Nicolino Libertone (Ugl Autoferro).

ANCHE PALLANTE E’ COSTRETTO A FARE I CONTI CON IL SISTEMA DEI TRASPORTI IN MOLISE
Come si ricorderà – affermano i sindacati – lo scorso 28 luglio ovvero il giorno successivo all’effettuazione del quarto sciopero politico indetto dalle organizzazioni sindacali per denunciare il degrado e le pessime condizioni in cui versa il trasporto pubblico in Molise, l’Assessore Pallante ha incontrato in tavoli separati, presso la sede della Giunta Regionale, i rappresentanti di alcune imprese e dei due consorzi che si dividono da decenni le ingenti risorse del settore e, a seguire, i Segretari Regionali delle Organizzazioni Sindacali dei trasporti. Secondo le rassicurazioni fornite ai sindacati dallo stesso Assessore Regionale e che hanno indotto le stesse sigle a sospendere momentaneamente le proteste e i presidi sotto la Sede del Consiglio Regionale, le imprese si sarebbero impegnate in quella stessa riunione a ripristinare puntualità e regolarità nel pagamento delle retribuzioni ai dipendenti, già a partire dalla mensilità di luglio, assicurando altresì, in ragione dei noti ritardi nella corresponsione da parte dell’Inps degli ammortizzatori sociali attivati sin dallo scorso mese di marzo, l’anticipo in busta paga delle eventuali spettanze che saranno erogate successivamente dall’istituto di previdenza. Nel frattempo ad alimentare le speranze dei lavoratori, messi davvero a dura prova da mesi di sofferenze caratterizzati in alcuni casi dalla contestuale assenza sia della retribuzione che dell’ammortizzatore sociale (in pratica di qualsiasi forma di introito e di sostegno), è arrivata qualche giorno dopo, la conferma da parte della stessa Regione della liquidazione e del pagamento in acconto alle imprese, dei servizi effettuati nel mese di luglio (determinazione dirigenziale n. 4148 del 07-08-2020). Stiamo parlando di una somma complessiva che per le sole imprese molisane di trasporto extraurbano, si attesta ad € 1.903.141,27, corrispondente al 97% delle fatture emesse dalle aziende di trasporto e che soprattutto contemplano ben il 70% delle corse contrattualizzate non svolte per causa di forza maggiore (ovvero a causa dell’emergenza COVID). Per fare alcuni esempi espliciti riconducibili alle due aziende principali che insieme rappresentano oltre il 70% del trasporto extraurbano molisano, ATM Spa (che ha ripristinato il 100% dei servizi soltanto il 27 luglio) ha ricevuto € 744.121 mentre alla SATI Spa (che ha anticipato di una settimana il ripristino regolare dei servizi) sono stati liquidati € 650.280. Eppure nonostante “questo straordinario regalo” costruito ad hoc da una norma regionale risalente al recente passato e nonostante gli ulteriori provvedimenti di sostegno garantiti alle stesse imprese dal Governo Nazionale attraverso il Decreto Agosto (400 milioni di euro per il trasporto pubblico locale) e nei Decreti precedenti varati durante la pandemia, la stragrande maggioranza delle aziende di trasporto oltre ad aver abusato dell’ammortizzatore sociale scaricando oltre misura il costo del lavoro sulla collettività, hanno peraltro impedito alle parti sociali di espletare quel ruolo di controllo e di verifica (sono stati negati come nel caso della SATI Spa persino i tabulati che attestano la equa distribuzione ai dipendenti dell’ammortizzatore sociale)“.

ATM E GTM DISATTENDONO GLI IMPEGNI ASSUNTI CON L’ASSESSORE PALLANTE
E c’è chi ha fatto peggio“, tuonano i sindacati. “ATM e GTM (la prima azienda di trasporto regionale extraurbano e la seconda azienda di trasporto urbano che opera nella città di Termoli), hanno disatteso gli impegni assunti con l’Assessore Pallante e che prevedevano, come detto, sia il ripristino della puntualità e regolarità nel pagamento degli stipendi che l’anticipo delle somme che saranno erogate a titolo di ammortizzatore sociale dall’INPS. Nello specifico le aziende si erano impegnate ad onorare il pagamento delle retribuzioni di luglio entro la “data convenzionale” (e non contrattuale) del 12 agosto. Impegno bene o male onorato da tutte le imprese tranne per l’appunto da ATM e GTM. La prima ha infatti pagato le retribuzioni soltanto oggi e, da quanto ci risulta, esclusivamente nei confronti di coloro che come ogni mese hanno attivato l’usuale provvedimento di ingiunzione (decreto ingiuntivo). Dalla retribuzione, peraltro, e anche qui contrariamente agli impegni assunti di fronte all’Assessore Pallante, sono state sottratte e non integrate le somme attribuibili agli ammortizzatori sociali attivati nel mese di luglio. La seconda (la Gtm di Termoli) è tuttora inadempiente nel pagamento ai propri dipendenti delle retribuzioni di luglio e della XIV mensilità. E’ il caso altresì di rammentare non solo all’Assessore Pallante ma anche alla stessa amministrazione comunale di Termoli che stiamo parlando di quella stessa impresa (la Gtm srl) che si appresterebbe a gestire per circa 20 anni il trasporto urbano nella città rivierasca, essendosi avvalsa del diritto di prelazione nell’aggiudicazione dell’appalto di project financing, pur classificandosi seconda nella graduatoria di gara alle spalle della lombarda Air Pullman. Di fronte a questa ennesima provocazione e a questa prova di forza, attendiamo le reazioni della Regione e dell’Assessore Pallante. La tregua rischia di finire anche per lui“.

(in foto Mastropaolo della Uiltrasporti e Rolandi della Filt Cgil)

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