In fila per il tampone prima del ricovero, decine di persone sottoposte al triage anti-Covid

Ore 11. L’appuntamento è davanti all’ospedale Cardarelli, dove decine di persone si sono messe in fila nel consueto rispetto del distanziamento sociale davanti al tendone allestito dalla Protezione Civile. Sotto il caldo sole di fine estate e con un pizzico di tensione attendono di sottoporsi al tampone per accertare l’eventuale positività al Covid-19. Come confermato dalla direzione dell’Asrem, 33 di loro devono essere ricoverate per motivi diversi ma prima di essere affidate al personale ospedaliero ed essere “adagiate” su un letto della struttura bisogna verificare che non siano attualmente contagiate dal virus. Il filtro adottato dall’Asrem ha permesso nella giornata di ieri di intercettare un paziente positivo asintomatico destinato al ricovero che ora si trova in isolamento domiciliare. Anche questa mattina sembrerebbe che ad un paio di persone in fila sia stata riscontrata la positività al coronavirus e starebbero attendendo il secondo tampone di conferma, il cui esito si conoscerà nelle prossime ore. Ci sono inoltre utenti che rientrano nello screening della ricostruzione epidemiologica di contatti positivi e che sono stati chiamati in fila in contrada Tappino per smaltire il lavoro che le unità speciali Usca stanno effettuando già a domicilio. Un giorno di routine per il triage che costituisce un valido strumento di contenimento della diffusione del coronavirus nella cosiddetta fase di “convivenza” con esso. In settimana gli operatori del triage hanno conosciuto due delle giornate più intense da inizio emergenza quando in 48 ore sono stati effettuati centinaia e centinaia di tamponi (oltre 800 in tutta la regione, gran parte a Campobasso), con lunghissime file davanti al tendone, al fine di isolare nuovi potenziali focolai.

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