Internet, Molise settima regione in Italia per “cambio di passo” ma resta fra le più lente per velocità di navigazione

Lo studio di SOStariffe.it

La velocità di navigazione è cambiata in positivo in tutte le regioni d’Italia, fatta eccezione per la Valle d’Aosta, con un incremento medio del 22,86% su base nazionale. È il Centro Italia il principale protagonista di questa crescita, con punte che hanno superato il 50% di differenza nel confronto tra 2019 e 2020. L’ultimo osservatorio SOStariffe.it ha esaminato nel dettaglio l’evoluzione della velocità di connessione nel periodo compreso tra gennaio e settembre dei due anni. Nonostante l’Italia viaggi ancora a velocità di navigazione differenti, non si può dire che nel corso dell’ultimo anno sia rimasta ferma per quanto riguarda la velocità di connessione a livello nazionale. Probabilmente sono stati anche lo smart working e il tempo extra trascorso in casa, per via del lockdown, che hanno in parte contribuito al miglioramento delle velocità di connessione, legato a una maggiore richiesta di connettività da parte degli utenti. La media nazionale ha, infatti, fatto registrare un incremento pari al 22,86%, che si è verificato in modo più o meno omogeneo in tutto il Paese, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta, in cui si registra un lieve rallentamento. L’ultimo osservatorio SOStariffe.it ha preso in esame qual è stato l’aumento percentuale che si è verificato nelle varie Regioni, stilando l’elenco di tutti i miglioramenti avvenuti.

Il Centro Italia registra miglioramenti fino al 67,26%.
Dallo studio condotto da SOStariffe.it, che ha confrontato i dati dello speed test presente sul suo portale, emerge che le regioni nelle quali si sono verificati gli incrementi della velocità di connessione più elevati tra il 2019 e il 2020 sono state quelle del Centro Italia. In particolare è la Campania quella in cui sono stati registrati i maggiori progressi, con un aumento della velocità di download del 67,26%: si è passati da 39.22 Mbps a 65.6 Mbps. Tra le altre regioni virtuose ci sono state poi il Lazio, le Marche e l’Umbria. In Lazio c’è stato un rialzo del 58,98%, con una velocità di download che è slittata da 32,47 Mbps a 51,62 Mbps, mentre nelle Marche e in Umbria sono stati raggiunti degli incrementi del 37,95% e del 33,17%.

Aumenti compresi tra il 20% e il 30% per diverse regioni.
Sono sei le regioni nelle quali si sono registrati degli aumenti della velocità di connessione compresi tra il 20% e il 30%. Andando in ordine decrescente, si tratta del Trentino-Alto Adige, in cui la velocità di connessione è passata da 21,67 Mbps a 28,1 Mbps (+29,67%), seguito dall’Emilia Romagna (+29,16%) e dal Molise (+29,09%). Gli abitanti del Veneto navigheranno alla velocità di download di 33,17 Mbps, quando lo scorso anno era di 26,64 Mbps (+24,51%), mentre le velocità di navigazione di Abruzzo e Lombardia risultano pari a 39,53 Mbps (+23,53%) e 42,04 Mbps (+20,53%). A quanto viaggia il resto d’Italia? Per quanto riguarda la situazione nel resto del Paese, in Liguria, Basilicata, Sicilia e Toscana ci sono stati rialzi nella velocità di connessione pari rispettivamente al 18,97%, 12,90%, 11,90% e 10,64%. Nelle restanti regioni, invece, la connessione si è mossa rispetto al 2019, ma in percentuali inferiori al 10%. Nello specifico, la Sardegna è passata da 37,76 Mbps a 41,49 Mbps (+9,88%), il Piemonte da 41,71 Mbps a 45,08 Mbps (+8,8%), la Calabria da 32,32 Mbps a 33,14 Mbps (+2,54%) e il Friuli-Venezia Giulia da 29,22 Mbps a 29,53 Mbps (+1,06%). Fanalino di coda della classifica è la Puglia, dove la differenza della velocità di download rispetto al 2019 è soltanto dello 0,07%. Lieve regressione per la Valle d’Aosta, dove si riscontra, invece, un calo della velocità di rete del 3,68%: in questo caso, il rallentamento potrebbe essere dovuto alla saturazione della banda larga che è avvenuta durante il lockdown.

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