A 34 anni Pietro ha perso la battaglia contro un male incurabile, il giovane barista con la passione per il calcio si è spento questa sera

Ore 22.45. Pietro Sanzò non ce l’ha fatta. Il noto barista 34enne di Ferrazzano, conosciutissimo anche a Campobasso, sia nel settore della ristorazione, sia nel mondo del calcio locale, si è dovuto arrendere ad un male incurabile che questa sera, dopo mesi fra sofferenze e speranze, lo ha strappato alla vita. La notizia sta circolando velocemente fra le due comunità lasciando un dolore profondo e un vuoto incolmabile. Amici, conoscenti, si mandano messaggi e si telefonano in lacrime per un epilogo che tutti speravano di non ascoltare mai. Pietro, purtroppo, non c’è più. Giovane imprenditore nel settore della ristorazione, molti lo ricordano per il locale “Paff” che gestiva in via De Pretis, a Campobasso, quasi all’altezza della Madonnella collocata all’inizio della vecchia strada per l’ospedale, prima di trasferire la sua attività in paese. Era un grande appassionato di calcio, che per anni ha praticato nella vita, al punto da impegnarsi attivamente in passato sia come sponsor sia come dirigente, così come per l’organizzazione di eventi e trasferte. Aveva dato il proprio contributo per la società di calcio di Ferrazzano, e tifava per il Campobasso e per il Milan. Quel cuore un po’ rossoblu un po’ rossonero ha però smesso di battere. Pietro era conosciuto ai giovani e ai meno giovani in città e nell’hinterland, anche solo di nome, ed era noto per la sua socievolezza e la sua disponibilità. Messaggi di cordoglio e di affetto si stanno susseguendo in questi minuti tramite i social. Qualche mese fa la tremenda scoperta di un male difficile da curare e da cui è iniziato il calvario. Una battaglia supportata dai familiari e da tantissimi amici, e che in alcuni momenti sembrava potesse regalare forti speranze per il futuro. Pietro non era solo, aveva intorno calore e affetto, anche a distanza, che risuonavano e coprivano i tremendi silenzi a cui il 34enne era costretto in più frangenti. Il muro che aveva di fronte era troppo alto e duro da scalare, lo sapeva bene e lo sapevano anche i medici. Lui ci ha provato con l’umiltà e il sorriso che lo hanno sempre distinto. Lo aveva visto e provato sui campi di calcio. Quando l’avversario che affronti è nettamente più forte di te puoi solo giocare con tutte le tue forze, aiutato da un grande tifo là fuori. Si può perdere, lo si sa sin dall’inizio. Pietro è uscito dal campo a testa alta. Non prima di aver lasciato un segno indelebile e un bellissimo ricordo nel cuore di tutti nell’arco di una vita terminata troppo presto.

Aggiornamenti. I funerali saranno celebrati giovedì 24 settembre alle ore 16 presso la chiesa di Santa Maria Assunta, a Ferrazzano, con partenza dal Gemelli di Campobasso. In linea con la normativa anti Covid non saranno consentiti lo scambio di condoglianze e le visite a casa.

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