Bambini senza scuolabus, i genitori lasciano a casa i figli. Il Soa appoggia la protesta: “La salute è un diritto imprescindibile”

Il SOA (Sindacato Operai Autorganizzati) con la sua presenza di ieri in piazza rinnova l’impegno al fianco dei genitori e degli studenti di Lupara. “Non li lasceremo soli”, afferma Andrea Di Paolo. “Intanto gli studenti continuano a subire. Anche oggi niente scuola. Per il trasporto norme anti covid non garantite. Basta caricare i genitori di impegni forzati, non posso fare tutti i giorni 40 chilometri con la macchina per un diritto che dovrebbe garantire lo Stato soprattutto quando parliamo di scuola dell’obbligo. E tantomeno i bambini non devono essere trasportati da un bus di linea frequentato da altri viaggiatori. Il Comune, il Provveditorato, la Regione facciano luce sulla loro posizione perché ad oggi chi sta pagando sono solo i bambini. La Prefettura giá interpellata dai genitori si assuma la responsabilità di risolvere immediatamente questa storia squallida in termini di diritti, garantendo innanzitutto un trasporto dedicato a loro e la dotazione di uno scuolabus a breve termine. Ai genitori lasciamo la libertà di essere i referenti diretti con le istituzioni, ma da noi non saranno abbandonati. Questa é una battaglia di civiltà che dovrebbe coinvolgere tutti, il Molise purtroppo anche questa volta cade in basso. L’istruzione, la sicurezza, la salute sono diritti dignitosi imprescindibili e vanno difesi e conquistati a denti stretti”.

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