Imprenditore molisano 40enne fugge sui barconi per evitare i debitori della Tunisia, scoperto a Lampedusa

Sarebbero i guai finanziari e i debiti non saldati con vari fornitori ad aver spinto un imprenditore molisano a fuggire dalla Tunisia a bordo di un barcone in compagnia di diversi migranti per fare rientro in Italia dopo 8 anni di assenza dalla sua terra. Roberto Rivellino, 40enne di Santa Maria del Molise, ha lasciato di stucco la Guardia Costiera quando si è avvicinato affermando di essere italiano e parlando la lingua perfettamente. Nessuna bugia, l’uomo ha tirato fuori i documenti, passaporto compreso, dando modo ai militari di effettuare le dovute verifiche. Ed effettivamente il 40enne è risultato regolare e non ricercato dall’Autorità italiana, è stato lasciato andare e gli è stato permesso di fare rientro a casa al fine di trascorrere il periodo di isolamento fiduciario in linea con le disposizioni anti Covid. L’episodio risale al weekend del 20 settembre e ha destato l’attenzione dei media nazionali. Cosa ci faceva quell’italiano in mezzo ad un gruppo di migranti provenienti dall’Africa, che ha condiviso con loro necessità di fuggire e paure per il futuro, compresa quella della sopravvivenza, visti i tanti morti in mare che si sono registrati negli anni per via di imbarcazioni non sicure e stracolme ribaltatesi in acqua? La motivazione starebbe in presunti debiti col fisco e con i fornitori locali, in Tunisia, acuiti dalla pandemia, al punto da non riuscire più ad onorarli. Rivellino era andato via dall’Italia otto anni fa, dopo la chiusura di una azienda tessile della sua zona. Aveva deciso di andare nel Paese africano per avviare un’attività di produzione di jeans, la Ital-fashion, a Sousse. Poi la crisi, i debiti, un tunnel senza via di uscita, lo avrebbero spinto a prendere questa drastica decisione. Il rischio di essere fermato al porto o in aeroporto lo avrebbe costretto a sborsare quasi 1.400 euro per un posto su uno di questi barconi della speranza. Forse l’unica via di fuga e di salvezza ritenuta possibile in un momento di disperazione. La traversata di oltre 36 ore insieme ai suoi compagni di viaggio occasionali si è conclusa senza incidenti a Lampedusa dove la sua presenza ha destato sorpresa fra i militari. L’imprenditore molisano ha raccontato la sua storia e dopo tutte le formalità e i riscontri del caso è stato lasciato libero di tornare a casa mentre sarebbero in corso ulteriori accertamenti sul suo status in Tunisia, per capire se prima di attraversare il Mediterraneo fosse ricercato dalle forze dell’ordine per aver commesso qualche crimine o illecito.

Exit mobile version