Nuovo Dpcm, Sciulli (Anci) contro il Governo: “Si adotti coprifuoco senza scaricare responsabilità sui sindaci”

Ma per il primo cittadino di Campobasso provvedimento giusto: "Decisioni in base a singoli territori"

“Il Governo nazionale non può minimamente pensare di scaricare sui sindaci funzioni e responsabilità, dopo mesi durante i quali il ruolo delle amministrazioni locali è stato a dir poco sottovalutato. Se il Governo valuta, come sembra che sia dal contenuto del DPCM, che la situazione in Italia sia grave e stia ulteriormente peggiorando come in altri paesi d’Europa, si assuma le sue responsabilità come hanno fatto altri governi europei. Se si valuta la necessità di una sorta di “lockdown notturno” che somiglia molto al coprifuoco, il Governo lo decreti e disponga chi, come e con quali forze deve effettuare i controlli. Basta con il gioco al massacro contro le amministrazioni locali.” Lo ha dichiarato Pompilio Sciulli, presidente di ANCI Molise, dopo che ad ANCI è stata fornita una bozza del DPCM che delega ai sindaci il compito di valutare “la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

Sindaco di Campobasso Gravina: “Giusto prevedere possibilità decisionali in basi ai territori”.
Entra in vigore da lunedì 19 ottobre, il nuovo DPCM firmato e presentato in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, domenica 18 ottobre. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha commentato favorevolmente l’impianto del nuovo documento. “Il DPCM in vigore sin da oggi concede sicuramente ulteriore autonomia decisionale ai territori e va, questo è chiaro, nella direzione auspicata dalle regioni, proprio perché prevede possibilità decisionali in base alle peculiarità di un territorio rispetto ad un altro. In ogni caso, nel complesso – ha aggiunto il sindaco, – si tratta di un provvedimento che ritengo assolutamente rispettoso delle esigenze proprie dell’economia e del commercio e che cerca, al tempo stesso, di monitorare con attenzione l’evolversi delle singole specifiche situazioni, sia nei diversi ambiti locali, così come anche nei diversi settori produttivi e sociali. Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro della nostra Amministrazione Comunale, – ha detto in conclusione Gravina – già siamo tornati da qualche giorno allo smart working che ora, evidentemente, potenzieremo ulteriormente.”

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