Ultim’ora. Arresto col ‘botto’, la Sezione Operativa dei Carabinieri “scopre” 200 grammi di coca addosso ad un 35enne insospettabile ed incensurato

Ore 17.30. Ennesimo colpo allo spaccio di stupefacenti a Campobasso da parte dei Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo della Compagnia. I militari nell’ambito di controlli mirati per contrastare attività illecite legate alla droga hanno fermato P.D.R. 35enne campobassano, insospettabile ed incensurato, che a seguito di una perquisizione personale è stato trovato in possesso con circa 200 grammi di cocaina e circa 10.000 euro in contanti probabilmente frutto dello spaccio sul mercato locale. La droga è stata posta sotto sequestro mentre l’uomo è stato accompagnato nella Caserma di via Mazzini e dopo le formalità di rito, una volta informato il magistrato, è stato dichiarato in stato di arresto in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice. Sempre nell’ambito dei medesimi controlli è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare un giovane commerciante della città, a seguito della quale sarebbero spuntati fuori circa 10 grammi di cocaina. Lo stesso era già stato denunciato a piede libero un paio di settimane fa nell’ultima inchiesta antidroga dei Carabinieri denominata “Gli intoccabili”, in quell’occasione fu trovato in possesso di circa 20 grammi di coca. Anche in questo caso lo stupefacente è stato sequestrato. Il commerciante resta indagato a piede libero. Gli ennesimi episodi dimostrano come non solo le indagini dell’ultima inchiesta stanno proseguendo ma anche che non si arresta il forcing contro ogni attività di spaccio in città, consolidata o nascente, che può fare affidamento su una larga platea di consumatori. Negli ultimi mesi in particolare sta venendo fuori come siano soprattutto incensurati i soggetti che finiscono nel mirino delle forze dell’ordine, nuove leve al servizio di una dipendenza che chiede di soddisfare bisogni talvolta ingestibili e capace per alcuni sia di far guadagnare la propria dose personale sia di generare piccoli profitti se non una vera e propria rendita. Non ci sono sempre e solo i volti noti a finire nella rete degli inquirenti, parte dei quali evidentemente sta scontando il proprio debito con la Giustizia o è andata in “pensione” o si è messa in riga. Fra le nuove leve, peraltro, emergono soggetti fra i 30 e i 40 anni, persone giovani ma non più giovanissime insomma, che forse combattono le difficoltà economiche e la mancanza di lavoro o la precarietà, peraltro acuite dalla pandemia, arrotondando con lo spaccio. Anche lo stupefacente che circola sta cambiando. L’eroina, molto in “voga” negli ambienti dello spaccio fino a qualche anno fa, non si vede quasi più nelle operazioni antidroga. La cocaina, considerata una volta la droga dei ricchi, sta facendo da padrona, ormai alla portata di tutti, frutto di un relativo crollo dei prezzi e una maggiore facilità per i pusher di rifornirsene. I costi più abbordabili permettono da una parte di ottenere guadagni mediamente migliori, dall’altro un allargamento dei clienti ed effetti differenti per chi la consuma. Un modo forse per sentirsi più forti nella battaglia contro la noia e la rassegnazione, contro il disagio e le ingiustizie sociali, che va alimentata quotidianamente da un “carburante” nocivo per tornare a sognare una volta che si sveglia nella dura realtà.

Exit mobile version