Caccia al cinghiale, via libera dalla Regione nei giorni di ‘zona arancione’ ma solo nell’Atc del proprio comune

Grazie ad un’ordinanza emanata oggi dal presidente della Regione, sarà possibile spostarsi dal proprio comune di appartenenza per svolgere l’attività di caccia al cinghiale nei giorni contrassegnati da zona arancione. “Considerata l’enorme presenza di ungulati sul territorio, i connessi rischi per la sicurezza di cittadini e automobilisti e i gravi danni alle colture”, commenta l’assessore regionale Nicola Cavaliere, – si assecondano in questo modo le richieste giunte da associazioni venatorie, sindaci e organizzazioni agricole”. L’ordinanza prevede, oltre alle disposizioni vigenti in ambito venatori e relative al contenimento epidemiologico, due commi importanti:
Comma 1
A – Gli spostamenti per l’attività venatoria non siano effettuati più di una volta al giorno e nell’Ambito Territoriale di Caccia in cui ricade il comune di residenza o nell’area contigua del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, versante molisano, limitatamente ai cacciatori residenti in uno dei comuni compresi in tale area;
B – Gli spostamenti avvengono con singoli mezzi di trasporto privati per ciascun cacciatore, ad eccezione di persone conviventi;
C – Va rispettato il distanziamento di almeno due metri nei confronti di altre persone;
D – Si utilizzino i dispositivi di protezione individuali (guanti e mascherine).
Comma 2
A – L’ordinanza ha efficacia fino al 15 gennaio 2021;
B – Le violazioni determineranno le sanzioni previste nella Legge n. 35 del 22 maggio 2020.
L’intero provvedimento è disponibile sul sito della Regione e sul Burm.

Exit mobile version