Sangue molisano scorre nelle ‘vene’ del Milan capolista, il difensore rossonero Musacchio ha origini campobassane

Dopo Rossi, con madre di Acquaviva d'Isernia, l'albero genealogico di un altro calciatore del panorama internazionale passa di qui

Il Molise è una delle regioni più piccole e meno popolate d’Italia, ma piena di tradizione. Sebbene a livello sportivo, specialmente nella disciplina più seguita tra tutte, ossia il calcio, non disponga in questo momento di squadre di alto livello, ha visto negli ultimi anni due sue figli calcare i campi di calcio più importanti del mondo. Parliamo ovviamente di Giuseppe Rossi e Mateo Musacchio, nati fuori dall’Italia ma nelle cui vene scorre sangue molisano. Se nel caso di Rossi si tratta della madre, nata ad Acquaviva d’Isernia, per quanto riguarda Musacchio erano i nonni a essere originari di Campobasso.

Mentre il classe 1987 Rossi gioca oggi negli Stati Uniti d’America con il Real Salt Lake, il classe 1990 Musacchio è attualmente nell’organico del Milan, la squadra in testa al campionato di Serie A per il quale è attualmente una delle favorite secondo le scommesse sportive di Betfair più aggiornate online. Parliamo, insomma, di due calciatori che sono riusciti veramente a essere protagonisti in scenari importanti, portando con sé un po’ di orgoglio molisano. Entrambi con un passato comune al Villarreal, squadra spagnola, hanno condiviso lo spogliatoio del Sottomarino Giallo per tre stagioni, disputando anche una storica edizione della Champions League 2011-12. Entrambi ricordano con piacere la trasferta di quell’anno a Napoli nella quale si avvicinarono molto al Molise, nonostante la sconfitta per 2-0 contro gli azzurri in un match nel quale sia Rossi sia Musacchio hanno giocato per tutti e 90 i minuti a disposizione.
Nel caso di Giuseppe Rossi parliamo di un autentico fenomeno del calcio moderno. Nato e cresciuto nel New Jersey, in quegli Stati Uniti da sempre poco entusiasti a sviluppare il prodotto del pallone, Pepito, come l’hanno chiamato in Spagna, si è fatto da solo, riuscendo a far parlare di sé già da adolescente ai NJ Stallions per approdare poi al Parma a soli 17 anni. Dopo aver stregato anche un guru come Alex Ferguson, che lo portò al Manchester United dove condivise lo spogliatoio con gente come Ronaldo, Giggs e altri fenomeni, Rossi si sarebbe imposto prima al Villarreal e poi alla Fiorentina. Martoriato dagli infortuni alle ginocchia, l’italo-americano è riuscito comunque a spiccare come uno degli attaccanti italiani più talentuosi dello scorso decennio, guadagnandosi anche la convocazione ai mondiali di Brasile 2014 con la maglia dell’Italia.

Musacchio, dal canto suo, dopo sette stagioni al Villarreal è stato acquistato dal Milan, con il quale ha disputato finora 60 partite e si è comunque affermato come un elemento affidabile della difesa e ora è tra le prime alternative di Kjær e Romagnoli.
Sia Rossi sia Musacchio sono entrambi stati eletti a furor di popolo come gli ambasciatori del Molise nel calcio d’élite, quello nel quale nessuna persona nata in questa regione è mai riuscita a sfondare. Eppure il loro sentimento di appartenenza con questa regione, dimostrato in una serie d’interviste e interventi su vari media, ne ha sempre confermato il forte legame con la loro regione d’origine.

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