L’epidemia frena ma le terapie intensive sono al 49%, il Molise verso la zona arancione, troppo presto?

Secondo i dati raccolti nell’ambito del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute, il Molise la prossima settimana potrebbe passare in zona arancione, anticipando di una settimana la fine della zona rossa prevista dall’ordinanza del Ministro Roberto Speranza. Diversi i parametri a favore di tale circostanza, fra cui la relativa frenata dell’epidemia: in attesa del bollettino odierno, da una settimana i casi complessivi – calcolando quindi la differenza fra positivi al Covid e guariti – sono in discesa (di quasi 200). Il tasso di positività tuttavia è stato molto incostante, oscillando dal 3% al 14%, in base alle singole ricostruzioni epidemiologiche e ai riscontri con tampone molecolare degli esiti dei test rapidi fatti sul territorio. Il dato che continua maggiormente a preoccupare riguarda i posti letto di terapia intensiva. Secondo il Gimbe il Molise si trova al 49% dei posti letto di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, ma i dati sono aggiornati al 16 marzo, mentre secondo il bollettino ufficiale Asrem del 18 marzo sono 14 (35%).

Dato, anche in questo caso, in discesa ma comunque ancora in bilico. E’ forse quindi troppo presto abbassare le restrizioni, quando ancora non sono disponibili i moduli di terapia intensiva che erano stati annunciati per marzo? Arriveranno entro la fine della pandemia, quando saranno tutti ormai vaccinati e probabilmente non serviranno più a nulla? Dal momento che era stata proprio la Regione a chiedere al Ministero di passare in zona rossa, il governatore Donato Toma ha dichiarato all’Ansa nelle scorse ore che l’ipotesi della zona arancione è percorribile e che “stiamo ben ponderando con il Ministero”. Non è però forse azzardato bruciare le tappe, visti i piccoli risultati ottenuti in tre settimane, durante le quali il Covid ha determinato altri 63 decessi?

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