Decine di parroci molisani truffati da ‘baby’ sacerdote, chiedeva soldi per madri disoccupate con falso profilo whatsapp

Personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise ha deferito all’Autorità Giudiziaria del capoluogo molisano un cittadino pugliese, di 20 anni, residente ad Andria (Bari), per il reato di truffa. Lo stesso, fingendosi sacerdote, contattava alcuni parroci della provincia di Campobasso per chiedere offerte in denaro, col dichiarato fine di aiutare persone in particolari difficoltà economiche. La truffa veniva avvalorata dal profilo whatsapp in uso all’indagato, il quale mostrava l’immagine di un finto sacerdote. Gli stratagemmi utilizzati per estorcere le somme di denaro erano molto toccanti e coinvolgenti. In particolare, il delinquente carpiva la fiducia di alcuni Ministri di Culto riportando alcune storie di giovani madri disoccupate, che non avevano più la possibilità di sfamare i loro bambini, quindi con l’inganno richiedeva delle ricariche Poste-pay per fini caritatevoli. Nonostante la giovane età, si è scoperto come il denunciato era specializzato nelle truffe nei confronti del personale ecclesiastico, sfruttando proprio la particolare sensibilità e il carattere compassionevole delle personalità religiose; infatti in meno di sei mesi, con lo stesso modus operandi, ha messo a segno numerose truffe oltre che in Molise anche in Liguria, Puglia e Basilicata.

Exit mobile version