Trasferito ai domiciliari in Molise, componente del clan Spada accolto ‘a festa’ con fuochi pirotecnici, ricondotto in carcere

Nel pomeriggio di ieri 20 aprile, a Isernia, i Carabinieri della Compagnia locale hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dalla Prima Corte di Assise di Appello di Roma, che ha disposto la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la custodia in carcere, a carico di Vittorio Spada, appartenente al noto clan di Ostia. Nei fatti, il pregiudicato, il 14 aprile, alle ore 21 circa, proveniente dalla casa circondariale di Frosinone, giungeva nel popoloso quartiere “San Lazzaro”, per l’espiazione di sette anni in regime degli arresti domiciliari, per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso. Appena giunto in Isernia veniva accolto dalla numerosa comunità rom del quartiere con vistosi fuochi pirotecnici, uditi e visti in tutta la città. Stante il periodo pandemico, l’insolita circostanza festosa veniva notata dal locale Comandante della Stazione Carabinieri, il quale immediatamente si attivava per le verifiche, pertanto veniva inviato un equipaggio della Radiomobile che effettuava immediatamente un controllo in zona, constatando che effettivamente erano in fase oramai conclusiva i festeggiamenti in strada. I militari dell’Arma, consapevoli che era appena giunto il pregiudicato, insospettiti, approfondivano le verifiche presso il domicilio individuato per l’espiazione della pena. Infatti i militari verificavano che all’interno dell’appartamento era in atto una ricca e suntuosa cena con i familiari conviventi. Veniva quindi constatato che i festeggiamenti erano stati organizzati per richiamare l’attenzione dell’intero quartiere per l’arrivo del componente del clan Spada. L’illecita e insolita condotta veniva prontamente relazionata all’Autorità Giudiziaria competente che, in pieno accoglimento a quanto rappresentato dai Carabinieri operanti, emetteva l’aggravamento di misura, quindi revocando gli arresti domiciliari e la nuova sottoposizione alla custodia in carcere. Dopo le formalità esperite presso il Comando Provinciale Carabinieri di Isernia, il noto pregiudicato è stato tradotto nella casa circondariale di Roma Rebibbia a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria mandante.

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