Crisi, diminuiscono le imprese molisane (-0,48%). Molte resistono e restano nel “limbo”. Aziende agricole le più colpite

Sono 6.075.510 le unità imprenditoriali a livello nazionale, 34.990 in Molise. A livello nazionale la variazione dello stock di imprese, al primo trimestre 2021, è positiva ed è pari a +5.106 unità. In Molise, al contrario, la base produttiva si riduce di 170 unità, con 518 nuove iscrizioni (contro le 535 iscrizioni al 31 marzo 2020) e 688 cessazioni (ne furono 865 nel I trimestre 2020), al netto delle cessazioni d’ufficio (queste ultime sono la cancellazione d’ufficio di imprese non più operative, che risultavano ancora figurativamente iscritte al Registro Imprese). Una crescita di poco positiva per l’Italia (+0,08%), dunque, e di poco negativo per il Molise (- 0,48%). Il numero delle iscrizioni per la nostra regione resta dunque più o meno simile a quello degli altri trimestri iniziali d’anno, mentre è il dato sulle cessazioni ad evidenziare una forte diminuzione rispetto ai periodi passati: è ragionevole supporre che esista una platea di imprese che resta in attesa di capire come evolverà la pandemia e quali saranno le prospettive di rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A livello settoriale i saldi mostrano tutti una tendenza al negativo, in linea con l’andamento rilevato già in passato. La maggiore riduzione in termini assoluti si ha per il settore agricolo (-164 unità), per il commercio (-38 unità), le costruzioni (-23 unità) e le attività di servizi (-22 unità). Relativamente alle forme giuridiche, il primo trimestre 2021 registra un tasso di decrescita per quasi tutte le forme giuridiche con l’eccezione, non nuova, delle società di capitale, che presenta un saldo positivo con l’iscrizione di 61 imprese in più (saldo in diminuzione rispetto alle +167 di un anno fa) e un tasso di crescita del +0,71%. Quanto alle imprese artigiane, al 31 marzo 2021, ammontano a 6.332 unità. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre è negativo per 51 unità, risultato di 81 nuove iscrizioni e 132 cessazioni di attività. A livello settoriale, in termini assoluti, la maggiore riduzione si ha per le costruzioni (-17 unità) e per le attività di servizi (-13 unità).

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