Sequestrato il ‘PalaProgna’ dopo la morte dell’atleta Giovanni De Cesare, la Procura deve decidere sull’autopsia

La Procura di Campobasso ha disposto il sequestro del palacalcetto “Progna” di Ripalimosani dove nel tardo pomeriggio di ieri è deceduto il 64enne campobassano Giovanni De Cesare, stroncato da un malore durante una partita con gli amici. Una decisione preventiva, dettata dalla volontà del pm Giuliano Schioppi però di vederci chiaro sulla vicenda. Al momento nulla trapela su motivazioni precise e su eventuali riscontri, ma sembrerebbe che il magistrato intenda accertare il rispetto di alcuni parametri necessari a cui devono attenersi le strutture in caso di episodi come questo, oltre che la tempestività dei soccorsi. Inoltre si attende la decisione dello stesso pubblico ministero sull’eventuale disposizione dell’autopsia sulla salma del 64enne. La struttura per ora rimane quindi ferma e interdetta al pubblico, a disposizione degli agenti della Polizia di Stato che sono intervenuti ieri sera dopo il tragico evento.

Nel frattempo la comunità di Campobasso è sconvolta per la morte di Giovanni De Cesare, rappresentante Forst per il Molise e conosciutissimo in città. Una notizia drammatica che ha fatto velocemente il giro del capoluogo e poi della regione, lasciando increduli tantissimi amici e clienti, oltre che un profondo dolore nei suoi familiari. Giovanni, definito da molti persona “alla mano” e dotato di grandi capacità e intuito che gli hanno permesso di fare strada nel suo ambito lavorativo, ex cercatore di tartufo, altra attività per la quale era rinomato, si è spento in un momento di gioia e di svago, improvvisamente, a poco più di una settimana dal via libera agli sport di contatto amatoriali disposto con l’allentamento delle restrizioni anti Covid. I soccorsi sono stati inutili, i medici del 118 hanno tentato invano di rianimarlo, dovendo alla fine constatarne il decesso.

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