Sette mesi di “buio”, le palestre riaprono con più restrizioni ma sono un pezzo-chiave della rinascita. Primi riscontri

Sette mesi di stop. Neanche con il primo lockdown era successo. Ma all’epoca la pandemia doveva ancora conoscere la fase autunnale e soprattutto quella invernale in Italia, quando cioè l’andamento epidemiologico ha attraversato i momenti più delicati. Da ieri le palestre, anche in Molise, hanno ufficialmente riaperto e la risposta dell’utenza è stata tutto sommato buona, soprattutto perché ha visto il ritorno agli allenamenti da parte di coloro che hanno abbonamenti in itinere. “Ma ci sono state anche tante richieste di informazioni da parte di persone non iscritte“, ci riferisce Amelia Mascioli, che gestisce una delle principali strutture dell’area campobassana. Il ritorno allo sport al chiuso implica un nuovo tassello verso la rinascita e la routine, dal momento che le palestre sono da sempre crocevia di attività fisica e socialità, luoghi di ritrovo per sfruttare il proprio tempo libero e curare il benessere psico-fisico. C’è chi è riuscito a mantenersi in forma anche durante i mesi di chiusura, come ci riferisce Pierluca: “Non è la stessa cosa, ma comunque a casa e all’aria aperta ho continuato ad allenarmi per non perdere il ritmo. Sono contento di essere di nuovo qui, perché vuol dire che le cose stanno andando meglio e mi auguro che possiamo superare definitivamente questo incubo“. C’è chi ammette, invece, come Andrea, che lo sport lo aveva quasi completamente abbandonato. “A parte qualche corsetta e camminata, non ho alzato un peso per tutto questo tempo. Forse il periodo negativo ha influito sulle motivazioni. Adesso che il peggio sembra ormai passato e c’è un pizzico di ottimismo si avvertono maggiori stimoli“. Le regole anti Covid imposte alle palestre sono simili a quelle del 2020, con qualche restrizione in più. Una fra tutte riguarda l’aumento del distanziamento da garantire fra un atleta e l’altro, arrivato a 5 metri quadri a persona, in particolare per i corsi. Al fine di tenere sotto controllo il numero massimo consentito per rispettare tale disposizione è ormai obbligatoria la prenotazione dell’orario di allenamento. Logico immaginare come ad essere danneggiati siano i centri più piccoli. Inoltre, ci sono percorsi di entrata e uscita differenziati, gli spogliatoi sono aperti solo per un cambio veloce, con ingressi contingentati e senza possibilità di usufruire delle docce, le mascherine vanno indossate all’interno della palestra e tolte solo durante l’esercizio. Inoltre gli utenti sono invitati a disinfettare le mani spesso e fare lo stesso con gli attrezzi utilizzati, grazie alla presenza degli appositi erogatori-gel. Mentre il Molise si prepara alla zona bianca, la riapertura delle palestre ha un riscontro bianco e nero. “La previsione è buona – commenta ancora Amelia, – le persone sono ritornate con tanto entusiasmo e c’è forse uno spirito migliore rispetto allo scorso anno perché la campagna vaccinale in corso fa ben sperare. Ci auguriamo che stavolta si tratti di una riapertura definitiva. Anche perché i fondi ricevuti sono stati pochissimi e l’unica possibilità che abbiamo per rialzarci è lavorare“. Dal 1 giugno, grazie alla zona bianca, in Molise potranno riaprire anche le piscine. “Siamo stati il comparto più danneggiato e non abbiamo ancora capito scientificamente perché questo stop così lungo. Speriamo che non ci sia un rinvio“.

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