Fotovoltaico, Molise al 18esimo posto in Italia (0,9%). Male Isernia, va meglio Campobasso

Il fotovoltaico è entrato da diversi anni a far parte della produzione nazionale di energia e stiamo diventando giorno dopo giorno un Paese sempre più “green”. Ma è davvero così? L’obiettivo del Governo è di portare la produzione solare nazionale dagli attuali 200 MW/anno ai 2 GW/anno nel 2025 e ai 3 GW/anno negli anni a venire, grazie anche alle risorse del Recovery Plan. Nel 2019 erano attivi sul territorio 860mila impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 20,4 GW (fonte Terna) e il numero delle aziende e dei privati che decidono di passare alla produzione di energia tramite pannelli solari continua ad aumentare. In Europa siamo i terzi per produzione di energia pro-capite e, nel 2019, l’intera area Euro ha fatto registrare un incremento del 2,5% della capacità installata e del 3,5% delle vendite di impianti fotovoltaici. Gli sforzi e le energie messe in campo sono notevoli, vedremo nei prossimi anni se i risultati saranno all’altezza delle aspettative.

Molise al 18esimo posto. Meglio Campobasso di Isernia
Il Molise si classifica 18esima per quanto riguarda la produzione di energia tramite pannelli solari. Infatti, il valore di produzione in gigawattora è di 223,821 rispetto al valore nazionale di 23688,9. Questo significa che la regione Molise riesce a produrre un ammontare di energia, da pannelli solari, pari al 0,9% dell’intera produzione nazionale. Campobasso si posiziona al 59esimo posto su 107 province (175,5 GWh), mentre Isernia al 93esimo (48,3 GWh). (guarda le classifiche qui).

A cosa è dovuto l’incremento degli impianti.
In Italia, secondo lo studio del GSE, tutte le province hanno già installato pannelli solari e si adoperano per la produzione di energia elettrica sostenibile, affiancando le tradizionali fonti di produzione. Secondo i dati ARERA il costo per kilowattora è aumentato nell’ultimo anno passando dai 16,08 € del secondo trimestre del 2020 ai 20,83 € dello stesso trimestre del 2021 e questo spinge ancora di più pubblico e privati verso l’autoproduzione con un risparmio sull’energia. L’incremento in Europa nella produzione di energia solare è dovuta, da un lato alla diminuzione del prezzo degli impianti, causa dello sviluppo tecnologico e, dall’altro, nell’aumento dell’efficienza che permette al cliente di rientrare dell’investimento in un minor lasso di tempo. Molti Stati europei, compreso il nostro, danno la possibilità di fruire di bonus e incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici, incrementando l’ammontare della popolazione interessata al questa modalità di produzione energetica. Questo è ben visibile nella distribuzione degli impianti fotovoltaici, con quelli inferiori ai 12 kWp, ovvero di piccola taglia, che hanno superato le 800mila unità attive contro le quasi 14mila degli impianti oltre i 12 kWp, indicando la sempre più vasta diffusione dell’energia solare in realtà medie e piccole.

(Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/classifica-energia-solare-province-2021/)

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