Ristoranti e alberghi con i soldi dei gruppi consiliari, 3 anni in Appello per Camillo Di Pasquale, ex consigliere regionale

Ridotta la pena in secondo grado

La Corte d’Appello di Campobasso ha rideterminato la pena a 3 anni di reclusione a carico dell’ex consigliere regionale Camillo di Pasquale, condannato in primo grado per peculato a 4 anni nel febbraio del 2020 nell’ambito della nota inchiesta della Finanza “Spese pazze”. I giudici – in attesa delle motivazioni – hanno probabilmente tenuto conto delle tesi difensive su alcuni episodi, considerando che quelli contestati erano diversi, confermando nel complesso le accuse. Il periodo finito sotto la lente degli inquirenti si riferisce agli anni che vanno dal 2007 al 2011 quando Di Pasquale era capogruppo del gruppo misto Per il Molise durante la legislatura guidata dalla giunta Iorio. Secondo l’accusa l’ex consigliere avrebbe utilizzato i soldi dei gruppi consiliari per acquisti non tracciati e spese personali, fra cui consumazioni in ristoranti di Campobasso e Isernia e soggiorni in albergo, anche per diverse migliaia di euro. Parti civili nel procedimento Regione e Codacons, rispettivamente rappresentate dall’Avvocatura dello Stato e dall’avvocato Fabio Del Vecchio. L’esito processuale rientra in uno dei tanti filoni della maxi inchiesta della Guardia di Finanza che ha indagato sull’impiego dei soldi pubblici a disposizione dei gruppi di Palazzo D’Aimmo (all’epoca Palazzo Moffa) negli anni a cavallo degli ultimi due decenni.

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