Ragazze in cerca di lavoro costrette a fare sesso con gli amici degli amici, condanne severe per i gestori del night “Il diamante”

Il Tribunale di Campobasso ha condannato A.F. 55enne, noto commerciante campobassano, a 5 anni di reclusione per sfruttamento della prostituzione nell’ambito dell’inchiesta “Il Diamante” condotta dalla Polizia di Stato del capoluogo e che prende il nome dall’ex night club di via Labanca. Pene che vanno dai 3 e i 2 anni e mezzo di reclusione per gli altri imputati, fra cui R.B. 67enne e V.N. 50enne, entrambi campobassani e molto noti negli ambienti della vita notturna, che vennero arrestati insieme ad A.F. nel primo filone di inchiesta e con il quale vennero considerati gestori del locale. La sentenza è stata emessa dal collegio penale composto dai giudici Scarlato, D’Onofrio e Candigliota al termine del processo di primo grado, dopo 13 anni dagli arresti. Secondo le indagini i gestori, avvalendosi anche della complicità di altre persone, avrebbero favorito la prostituzione di donne nigeriane, romene e domenicane giunte in Italia in cerca di lavoro ed assunte con la qualifica di “figuranti di sala”. I clienti in realtà, secondo quanto rilevato dagli inquirenti, si appartavano nel locale, all’interno di alcuni privè, dove venivano consumati rapporti sessuali con le ragazze ad una tariffa pattuita che in genere corrispondeva a 40 euro ogni 10 minuti trascorsi con loro. La somma veniva poi versata direttamente alla cassa. Il locale all’epoca venne sottoposto a sequestro preventivo. Gli agenti indagarono poi su una fase successiva ai fatti contestati, rilevando ulteriori episodi. I due filoni sono stati riuniti in un unico processo.

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