Mezzo militare in mare, fatti brillare al largo della costa gli ordigni bellici ritrovati nel relitto, erano in buone condizioni. Area resta interdetta. Video

Nella mattinata odierna i palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, dislocati presso il nucleo SDAI di Taranto, con l’ausilio delle motovedette e del battello pneumatico della Guardia Costiera di Termoli, hanno effettuato il brillamento degli ordigni esplosivi ritrovati sul relitto affondato al largo delle coste termolesi. Le cariche da lancio e relativi proietti di grosso calibro – una trentina – erano state ritrovate al largo del lido La Perla, in ottimo stato di conservazione e potenzialmente pericolose, a bordo del mezzo anfibio risalente alla seconda guerra mondiale, appartenuto agli Alleati, e nei giorni scorsi erano state raccolte dagli operatori subacquei.

Alle prime ore della mattinata odierna, la Motovedetta della Guardia Costiera ha rimorchiato gli ordigni sul punto prestabilito per il brillamento, situato a circa 4 miglia al largo del porto di Termoli. Successivamente i palombari del Gruppo Operativo Subacqueo hanno proceduto all’effettivo brillamento delle cariche, posizionate ad una profondità di circa 30 metri. Le operazioni si sono concluse positivamente alle ore 11.00 circa. Da quanto è stato possibile accertare nel corso delle immersioni dei giorni scorsi, è ragionevole presumere che a bordo del relitto siano presenti ulteriori ordigni. Per tale motivo le operazioni dovrebbero riprendere a breve termine, al fine di bonificare l’intera area. Permane il divieto di transito e sosta nello specchio acqueo in cui è stato ritrovato il relitto, come da ordinanza d’interdizione della Capitaneria di Porto di Termoli.

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