Sanità privata, Cgil e Cisl: “Pagata ai dipendenti solo parte dello stipendio concordato con l’ultimo rinnovo contrattuale”

Nelle strutture regionali accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, facenti capo all’associazione datoriale AIOP e ARIS, a distanza di dieci mesi dalla firma definitiva del rinnovo del contratto, ai dipendenti non è stato ancora riconosciuto quanto dovuto. A denunciarlo sono i sindacati Fp Cgil e Cisl Fp. “Come noto, il CCNL disciplina, a livello nazionale, il rapporto di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle case di cura private, dei centri di riabilitazione e degl’IRCCS”, affermano congiuntamente Antonio Amantini, segretario regionale FP Cgil Abruzzo Molise e Anna Valvona, segretario generale aggiunto Cisl FP Abruzzo Molise. “Dopo lunghi 14 anni dall’ultimo rinnovo contrattuale, l’intesa raggiunta restituisce la dignità ed il riconoscimento economico che per tutti questi anni sono stati loro negati. Tuttavia, ancora oggi dopo diversi incontri con i datori delle strutture, dobbiamo constatare che solo due delle strutture accreditate, ovverosia Villa Esther di Bojano e Villa Maria di Campobasso, hanno ottemperato a quanto previsto dal contratto. Nonostante la nostra disapprovazione ai tavoli, oggi siamo venuti a conoscenza che l’IRCCS NEUROMED di Pozzilli non ha provveduto ad elargire tutto quanto previsto dal rinnovo, limitandosi a corrispondere ai propri dipendenti una somma parziale, per di più rateizzata, non rispettando correttamente le disposizioni contrattuali. La scelta di corrispondere le somme in modo parziale e rateizzate vede la netta contrarietà di due delle tre organizzazioni sindacali che quel contratto lo hanno firmato. A nostro avviso è stato un comportamento privo di rispetto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori. E’ ora di dire basta. Il lavoro ed il sacrificio di anni non si ripagano con una elemosina. Le lavoratrici ed i lavoratori della sanità privata non meritano di essere sempre quelli da sacrificare per poi ricevere tale ingeneroso trattamento; i lavoratori della sanità privata meritano che venga loro riconosciuta quella dignità troppe volte calpestata. Un sostegno prezioso ed indefettibile, che ci siamo posti quale obiettivo comune, quello di fornire una risposta concreta a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, con impegno e professionalità, garantiscono un supporto assistenziale e psicologico a tutte le persone che necessitano di assistenza e cure. Al fine di una celere risoluzione CGIL e CISL continueranno ad impegnarsi fortemente affinché venga elargito, nel più breve tempo possibile, tutto quanto legittimamente spetta agli operatori del settore , precisando altresì che le risorse umane – non solo quelle del settore sanitario – a differenza di quanto ritenuto da qualche datore di lavoro, rappresentano un patrimonio prezioso da salvaguardare per il bene comune”.

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