Mercato immobiliare in calo, la Banca d’Italia “svende” le sue sedi, Isernia perde un’istituzione pregiata

Le difficoltà e gli sbalzi subiti dal mercato immobiliare negli ultimi 10-15 anni, lo stop dovuto alla pandemia, la riorganizzazione della politica monetaria a livello comunitario hanno condizionato anche una istituzione pregiata come la Banca d’Italia, che fino al 1998 ha svolto funzioni di politica monetaria e di supervisione del sistema bancario e finanziario nel territorio italiano e oggi fa parte del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC) insieme alla BCE e alle Banche Centrali dei paesi aderenti all’Unione Europea. Per tale motivo ha avviato un’attività di dismissione immobiliare che, come spiegato sul sito ufficiale, “ha ad oggetto gli edifici di proprietà della Banca che non sono più adibiti ad uso istituzionale, primi tra tutti gli stabili che, prima del riassetto della rete periferica, ospitavano Filiali poi cessate, per tradizione ubicate nei centri storici delle città“. Inoltre “per tali fabbricati è anche prevista la possibilità di vendere separatamente le componenti residenziale e ad uso ufficio“. Anche il Molise rientra in questo piano e in particolare Isernia. L’ex sede della filiale di via XXIV Maggio è stata messa in vendita. L’edificio (circa 3.341 metri quadrati di superficie), non sottoposto al vincolo di interesse storico-artistico e composto da 4 piani, si articola in 5 unità immobiliari a destinazione d’uso abitazioni di tipo civile, 1 unità immobiliare a destinazione d’uso istituto di credito, 1 unità a destinazione uffici e studi privati, 1 unità destinata a dopolavoro aziendale. E’ stato acquistato dalla Banca D’Italia nel 1984 e sottoposto ad una completa ristrutturazione terminata nel 1990. Una presenza, dunque, durata quasi 40 anni.

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