Nella mattinata di ieri i militari appartenenti al Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare, dislocati presso i nuclei SDAI di Ancona e Taranto, con l’ausilio dei mezzi nautici della Guardia Costiera di Termoli, hanno effettuato il brillamento degli ordigni esplosivi ritrovati sul relitto rinvenuto sul fondale della costa termolese, nello scorso mese di giugno. Dopo una seconda ispezione, avvenuta nei giorni scorsi, gli operatori subacquei della Marina Militare hanno proceduto a rimuovere alcuni proiettili di grosso calibro e alcune cariche da lancio conservati a bordo del mezzo anfibio affondato.

Nelle prime ore di ieri, il battello pneumatico della Guardia Costiera ha rimorchiato gli ordigni sul punto prestabilito per il brillamento, situato a circa 4 miglia al largo del porto di Termoli e, alle ore 10 circa, i militari del Gruppo Operativo Subacqueo hanno proceduto all’effettivo brillamento delle cariche. Poiché da quanto emerso a seguito delle ispezioni subacquee condotte nei giorni scorsi e nel mese di luglio, si presume che a bordo del relitto siano presenti ulteriori ordigni, le operazioni di bonifica dovrebbero riprendere nel mese di ottobre. Permane il divieto di transito e sosta nello specchio acqueo in cui è stato ritrovato il relitto, come da ordinanza d’interdizione della Capitaneria di Porto di Termoli.
venerdì 7 Novembre 2025 - 04:30:25 PM
News
- Nuovo ambulatorio infermieristico a Campobasso: ecco i servizi disponibili in via Petrella
- Andrea Montermini incontra gli studenti, il campione automobilistico in Molise per una lezione di guida responsabile
- Premiare i giovani talenti, proposta di legge per istituire la Giornata regionale dello Studente
- Strumenti di pagamento, incontro formativo della Banca d’Italia in Prefettura
- La sindaca chiude la via Matris: segnalati cinghiali lungo il percorso
- Prodotti liturgici non sicuri, la Finanza sequestra 1.700 ceri votivi
- Violento scontro sulla Statale 87, tre persone ferite in codice rosso
- Chiedevano fino a 5mila euro per un permesso di soggiorno “fantasma”, denunciate 5 persone



