Ci sarà anche una rappresentanza del Comune di Campobasso sabato 23 ottobre a Roma, presso la sede dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), per la prima Giornata Nazionale della Rete Italiana delle Feste dedicate a Sant’Antonio Abate. È dello scorso mese di marzo la conclusione dell’iter al quale ha partecipato fattivamente anche l’amministrazione comunale di Campobasso, rappresentata dall’assessore alla Cultura Paola Felice, per la firma ufficiale del protocollo di intesa della “Rete Italiana per la Salvaguardia e Valorizzazione delle Feste di Sant’Antonio Abate”. La Rete, come un laboratorio culturale a tutto campo, opera nel campo della salvaguardia e della valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale immateriale, della promozione dei diritti culturali, della protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali, portando a conoscenza delle comunità i principi della Convenzione UNESCO del 2003 e della Convenzione di Faro sul Valore del Patrimonio Culturale. All’evento di sabato 23 ottobre a Roma, promosso dall’ICPI, saranno presenti le Comunità patrimoniali di Brindisi Montagna (Potenza), Calvello (Potenza), Campobasso, Cerami (Enna), Collelongo (L’Aquila), Fara Filiorum Petri (Chieti), Genzano di Lucania (Potenza), Macerata Campania (Caserta), Novara di Sicilia (Messina), Novoli (Lecce), Oppido Lucano (Potenza), Pedara (Catania), Ranverso (Torino), San Mauro Forte (Matera) e Trivigno (Potenza). L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale offre il suo supporto alla Rete fin dalla sua costituzione, con l’obiettivo di definire con le comunità percorsi di crescita nella consapevolezza del valore di un patrimonio volatile come quello degli eventi festivi. Tutto ciò soprattutto con il fine ultimo di individuare le migliori pratiche di salvaguardia da adottare e individuare modalità di promozione e valorizzazione che possano avere ricadute positive sui territori. Campobasso, oltre a essere stata una delle comunità patrimoniali che con la firma del protocollo d’intesa ha sancito la nascita della Rete, fa parte del coordinamento subnazionale, nazionale e internazionale della stessa. L’incontro di sabato prossimo per la prima Giornata Nazionale della Rete Italiana delle Feste dedicate a Sant’Antonio Abate, rappresenterà un importante momento di confronto fra le Comunità devote a Sant’Antonio Abate, per la condivisione delle azioni di salvaguardia attuate nei vari territori. La Rete, infatti, è aperta all’inclusione di tutte le Comunità italiane che contribuiscono in modo attivo e consapevole alla salvaguardia e alla valorizzazione degli elementi che caratterizzano i festeggiamenti in onore del Santo eremita, ricordato nel Calendario dei Santi il 17 gennaio. Dal fuoco, al cibo di festa per poi passare alla musica primigenia eseguita dai bottari, sono tante le tradizioni legate al suo culto che nella loro unicità rappresentano una parte significativa del patrimonio culturale immateriale dell’Italia e del mondo intero. La Rete ha anche un apposito sito internet, https://reteitaliana.santantuono.it/, nel qual vengono condivise e riportate le attività delle diverse comunità aderenti al progetto, e c’è spazio, inoltre, per un inventario online delle feste di Sant’Antonio Abate, costantemente aggiornato e implementato dai soggetti detentori e protagonisti del patrimonio vivente in linea con la Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
martedì 18 Novembre 2025 - 11:35:39 AM
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