Il Comune “sfratta” la Croce Rossa per costruire il Museo Nautico, sospesa la distribuzione dei viveri ai bisognosi. I volontari: “Chiediamo scusa ai cittadini”

Il Comune di Termoli “sfratta” la Croce Rossa dalla postazione di via Amalfi con un preavviso di sgombero di appena 5 giorni. I volontari, sbigottiti, sono costretti a sospendere la distribuzione dei viveri. Motivo: quasi impossibile trovare una nuova sede in così poco tempo al fine di garantire la continuità del servizio. Il provvedimento riguarda la necessità, nota da tempo, da parte del Comune di rientrare in possesso degli immobili della zona che saranno abbattuti e ricostruiti al fine di destinarli al Museo Nautico. Presso i locali dati in concessione in passato c’erano state anche la sede della Polizia Locale e del Comando della Guardia di Finanza, poi trasferitasi. Altri enti o associazioni avrebbero già lasciato i locali. La Croce Rossa, pur sottolineando di non voler attaccare l’amministrazione, forse avrebbe voluto più tempo, vista anche l’emergenza Covid che ha aumentato le difficoltà degli operatori, nel trovare una nuova sede. “In quest’ultimo anno e mezzo, quasi due ormai, in molti ci hanno definito eroi”, affermano in una nota. “Siamo stati tra i primi ad attivarci dallo scoppio di questa incredibile pandemia. Non ci siamo mai fermati, seppur la nostra paura era uguale alla vostra. Abbiamo portato farmaci, cibo, indumenti e supporto di ogni specie a chiunque ne avesse avuto bisogno. Abbiamo assistito chi era stato contagiato dal virus, abbiamo trasportato in ospedale chi si aggravava cercando di tranquillizzarlo mentre lo allontanavamo dai propri affetti. Alcuni – sempre troppi – non li abbiamo più rivisti, altri invece abbiamo avuto il piacere e l’orgoglio di riportarli nelle proprie case. In questo frangente siamo stati definiti “eroi”, ma noi non ci sentiamo tali perché tutto ciò l’abbiamo sempre fatto, in silenzio. Solo adesso ha avuto più risonanza a causa del Covid-19. Abbiamo espletato molteplici servizi e continuiamo a farlo, soprattutto quelli relativi alla distribuzione viveri: doniamo pacchi alimentari a chi, sfortunatamente, non può permettersi nemmeno una spesa mensile. Oggi i nostri assistiti sono aumentati esponenzialmente propria a causa di questo virus che ha creato anche nuovi disoccupati. Andiamo avanti, con forza e coraggio, anche quando ci arrivano comunicazioni direttamente dalle istituzioni. Comunicazioni che ci lasciano esterrefatti, come quella giunta dal “Servizio Secondo – Ufficio Patrimonio” del Comune di Termoli dove ci viene intimato lo sgombero dai locali dove, appunto, assistiamo la popolazione termolese con i pacchi viveri. Non vuole essere un attacco alle istituzioni comunali che ci hanno intimato lo sgombero – dove in caso di inottemperanza si provvederà in maniera coatta – ma una richiesta di scuse a tutti i nostri assistiti in quanto ci vediamo costretti a sospendere, al momento, le nostre attività di distribuzione viveri visto che, in soli 5 giorni, non abbiamo la possibilità di trovare una struttura idonea a tale servizio”.

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