Pandemia, è finito lo stato di emergenza: via alle “regioni a colori” e primi stop al green pass

Dopo due anni di pandemia, termina ufficialmente lo stato di emergenza sanitaria. La “convivenza” con il virus, la riduzione delle restrizioni ed un evento tanto drammatico come la guerra in corso in Ucraina hanno fatto passare in secondo piano questo traguardo, ma in realtà da oggi 1 aprile ci saranno importanti novità, a partire dalla scomparsa del sistema delle “regioni a colori” basato sull’andamento epidemiologico a livello locale.

Negozi, bar e ristoranti
Da oggi il certificato verde non sarà più necessario per entrare in negozi, uffici pubblici, banche, poste, alberghi e b&b, per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, per praticare sport outdoor né per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti. Il green pass base sarà necessario fino al 30 aprile per consumare al banco e nelle sale interne, e per assistere a eventi e gare all’aperto.

Trasporto pubblico.
L’obbligo di pass decade su bus e metro, dove però si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Su aerei, navi, traghetti e treni non regionali, invece, fino al 30 aprile servirà il pass base.

Quarantene e autosorveglianza. Cambiano anche le regole a scuola.
Un’altra questione molto importante riguarda i cosiddetti “contatti” dei positivi al Covid. Niente più quarantena, basterà l’autosorveglianza per 10 giorni con obbligo di Ffp2, mentre gli operatori sanitari dovranno fare un tampone al giorno per 5 giorni. Chi ha contratto il virus resterà in isolamento fino a tampone negativo, da eseguire dopo almeno sette giorni, o dieci per i non vaccinati. Per quanto riguarda la scuola, andranno in Dad solo i positivi. Se i contagi in classe sono più di 4, si farà comunque lezione in presenza ma tutti dovranno indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni. Resta comunque in classe l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), fatta eccezione per i bambini fino a sei anni di età e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. La mascherina non va indossata durante le attività sportive. Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive. Fino al 30 aprile si potrà accedere a scuole e istituti superiori con il Green pass base (vaccinazione, guarigione o tampone negativo). Non sarà più necessario il Super green pass (solo da vaccinazione). Da maggio la certificazione verde non dovrebbe più servire.

Le tappe future.
Fino al 30 aprile resterà l’obbligo di Green pass rafforzato, quello ottenibile solo con il vaccino o la guarigione dal Covid, per prendere parte a banchetti di nozze e feste di compleanno, così come per andare in cinema, teatri, piscine, palestre, centri benessere e discoteche (dove torna la capienza al 100%), partecipare a convegni e congressi, assistere a concerti ed eventi sportivi al chiuso. Sul fronte mascherine, dal 1° maggio non sarà più obbligatorio indossare le chirurgiche al chiuso. In tema di vaccini, invece, il 15 giugno verrà meno l’obbligo per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale. Queste categorie sono già tornate al lavoro dal 25 marzo con il Green pass base facendo il tampone antigenico ogni due giorni. I professori, tuttavia, pur potendo tornare a scuola non possono stare a contatto con gli alunni, quindi non possono entrare in classe e insegnare. L’obbligo di vaccino decadrà il 15 giugno anche per gli over 50, e resterà in vigore fino a fine anno soltanto per il personale sanitario e Rsa.

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