Dal “falso” anonimato all’inoltro di contenuti illegali, studenti formati sulle buone regole da seguire sul web

L'incontro dei ragazzi dell'Ite di Bojano con la Polizia di Stato

L’ITE di Bojano da anni è impegnato in itinerari di educazione alla convivenza civile e alla legalità. Si tratta di percorsi educativi per il pieno sviluppo della persona umana e dei diritti di cittadinanza, allo scopo di dare attuazione alle garanzie che la Costituzione della Repubblica italiana prevede. E all’interno dei percorsi di Educazione civica è stato organizzato un incontro di informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità, organizzato dalla prof.ssa Italia Martusciello e svolto da personale qualificato della Questura di Campobasso. I due operatori della Questura hanno dimostrato grande professionalità e carisma e hanno catturato l’attenzione degli studenti che hanno seguito l’incontro con interesse ed entusiasmo. I poliziotti hanno insistito sulla valenza del concetto di legalità e sulla necessità di rispettare le regole per diventare cittadini responsabili al fine di contribuire a costruire una società giusta ed equa. Si sono soffermati poi, attraverso una disamina dettagliata, sul profilo normativo e giudiziario della Legge 29 maggio 2017, n. 71, sulle norme previste dalla legge per gli atti di cyberbullismo, atti che costituiscono un illecito civile e penale di cui rispondono, per alcuni aspetti, quando si tratta di minori, i genitori. In particolare hanno sottolineato che ogni materiale pubblicato in rete lascia una traccia incancellabile, che rimane lì benchè l’autore lo elimini. Inoltre hanno evidenziato che in rete non esiste l’anonimato, perché grazie alla competenza della Polizia Postale si riesce sempre a risalire al nominativo di chi ha commesso un illecito, ad esempio postando o semplicemente inoltrando ad altri messaggi illegali. Hanno fornito ai ragazzi anche dei buoni consigli per non cadere nelle trappole della rete: è indispensabile nutrire un rapporto di fiducia con gli adulti, parlare, confidarsi con un genitore, un docente, un amico. Hanno rassicurato gli allievi, sostenendo che si può contattare la Polizia e a questo proposito il personale della Questura ha illustrato l’app YOUPOL che consente di segnalare qualunque situazione di pericolo, episodi di spaccio e bullismo, ma anche atti di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Ma tanti i temi trattati: l’uso consapevole dei mezzi di comunicazione virtuali, i rischi connessi alla navigazione in Internet, il dark web, il revenge porn. In particolare i discenti, di fronte ad eventuali episodi di illegalità, sono stati invitati a non essere bystanders, ma ad agire con coraggio, parlando e aiutando chiunque si trovi in difficoltà. Gli alunni si sono mostrati molto interessati e hanno posto numerose domande, alle quali gli operatori hanno risposto con competenza, sottolineando l’importanza della sinergia scuola-forze dell’ordine nella promozione della cultura della legalità. Gli operatori della Questura hanno poi illustrato la 5^ edizione del progetto “PretenDiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione ed a cui ha aderito anche l’ITE di Bojano. E i magnifici alunni della classe IA ITE si stanno preparando e tante idee… già bollono in pentola. I poliziotti, alla fine dell’incontro, si sono complimentati con gli alunni per il loro grado di preparazione, per l’attenzione, ma soprattutto per l’educazione. E gli stessi ora attendono un prossimo eventuale incontro con il Questore di Campobasso, Giancarlo Conticchio, molto sensibile nei confronti delle iniziative di legalità promosse a favore degli studenti.

Exit mobile version