“Ogni tanto al Questore bisogna dire di no ma solo per amor di altre priorità che i Carabinieri da sempre hanno”. Con queste parole il sindacato SIM Carabinieri commenta le numerose segnalazioni che sarebbero giunte all’associazione da militari dipendenti presso il Comando provinciale di Campobasso, che, “come oramai tanti in Italia, è gravato da una consistente carenza di organico”. Sulla precaria situazione, continua il Sim, “si aggiungono i numerosi e continui servizi di ordine pubblico per affrontare l’attuale situazione pandemica, oltre che per assicurare lo svolgimento di eventi sportivi, culturali e religiosi”. Continua il sindacato, critico. “Appare strano come l’insieme dei servizi ricada esclusivamente sul personale delle Stazioni Carabinieri, come se le stesse fossero una succursale della linea specializzata Mobile. Un caso tutto molisano, almeno dal 1814. Senza sottrarsi ai principi che vedono il personale dell’Arma dei Carabinieri concorrere nei servizi di ordine e sicurezza pubblica, occorre interrogarsi sull’effettiva necessità di assolvere a questi incarichi tipici di altre articolazioni, quando per sovraccarico questi impegni incidono sulla condizione psicofisica del personale dell’Arma territoriale, spesso con conseguenze micidiali sotto l’aspetto psicofisico e poco strategiche verso l’esclusività dei compiti della polizia giudiziaria. In relazione a questo, è stato rappresentato che ogni singola Stazione espleta, mediamente, dai tre ai quattro servizi di ordine pubblico alla settimana per fronteggiare l’attuale situazione pandemica”. E ancora: “Il 31 marzo il Governo ha disposto la fine dello stato di emergenza senza che, però, nelle settimane successive qualcuno sul territorio molisano si allineasse alle direttive nazionali riducendo i servizi correlati all’emergenza pandemica. Caro Questore, questa associazione ipotizza che i Carabinieri del Comando provinciale di Campobasso facciano tutto tranne che controllare il territorio al fine di prevenire e reprimere i reati”. La provocazione lanciata dal Sim Carabinieri chiede di fatto lumi e denuncia le conseguenze a livello di stress psicofisico e di malcontento per via dell’attuale situazione, con violazioni del Regolamento dell’Arma e della Costituzione. L’appello è rivolto anche ai responsabili dell’Arma, al fine di migliorare le condizioni lavorative dei militari, ponderare l’impegno del personale, analizzare preventivamente le disposizioni della Questura, verificare lo stato di riposi e licenze da recuperare. “Concediamo un po’ di dignità ai Comandanti di Stazione e al personale tutto”, conclude l’associazione. “Seguiremo la vicenda attraverso un confronto costante, anche per evitare che il personale dell’Arma venga esposto a ripercussioni e trasferimenti”.
lunedì 1 Dicembre 2025 - 01:24:36 AM
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