Il Consiglio si prende una ‘pausa’: salta il numero legale, slitta l’approvazione della Legge di stabilità

Si riprenderà martedì

Presieduta dal presidente Salvatore Micone si è svola la terza giornata del Consiglio regionale dedicata alla manovra di bilancio 2022. Nel corso della seduta è continuato l’esame, già iniziato nella seduta di giovedì con la relazione del presidente della Prima Commissione Di Lucente e l’approvazione di alcuni articoli ed emendamenti, della proposta di legge regionale n. 189, di iniziativa della Giunta regionale recante “Legge di stabilità regionale per l’anno 2022”. L’Assemblea ha quindi proseguito la discussione e la votazione di alcuni articoli ed emendamenti della Legge di stabilità. In tarda serata, constata la mancanza del numero legale, il presidente Micone ha aggiornato la seduta a martedì 17 maggio alle ore 10.

Michele Iorio: “Da oggi la stabilizzazione del lavoro è legge”.
“Con estrema soddisfazione annuncio che grazie ai voti favorevoli del Consiglio regionale, da oggi in Molise la stabilizzazione è legge. Era un’azione doverosa che la politica avrebbe dovuto compiere da quando lo Stato ha dato la possibilità di procedere all’assunzione dei precari. La Regione Molise, in affanno di personale, e i suoi giovani hanno bisogno di risposte certe sul tema lavoro. A livello nazionale abbiamo un decreto legge, conosciuto come Decreto Madia, che dà la possibilità alle pubbliche amministrazioni di assumere personale che ha già prestato servizio. La vera novità sta nel fatto che se la legge nazionale dice che prima di creare altri precari sarebbe il caso di stabilizzare quelli che già lo sono, con l’emendamento approvato in fase di discussione del bilancio si stabilisce con legge che in Molise la stabilizzazione diventa un obbligo. Obbligo che vale per la Regione Molise, gli Enti Strumentali del Sistema Regione e per l’Asrem. Stabilirlo con legge, come accaduto oggi in aula nonostante le diverse posizioni che hanno messo da parte il colore politico di ognuno dei presenti, è un atto di civiltà nei confronti dei cittadini molisani”.

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