Dott. Giampaolo. Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la Politica

Verso le Parlamentari del M5s del 16 agosto

Sarà anche un momento delicato, ma è proprio nel momento delle difficoltà e del bisogno che si vede chi crede fermamente in un’idea, in un progetto. Come nell’amicizia. Con questa motivazione Nicolangelo Giampaolo ha scelto di mettersi in gioco, di metterci la faccia e correre per le Parlamentari del Movimento 5 Stelle in programma sulla piattaforma online degli iscritti il 16 agosto che decreteranno i candidati per le elezioni politiche del 25 settembre. Noto titolare dell’omonima farmacia di Villetta Flora, a Campobasso, venti anni di attività alle spalle, Nicolangelo ha seguito con passione e attenzione sin dall’inizio il movimento, partecipando in maniera anche critica agli incontri pubblici. Ora è arrivato il momento di fare il passo avanti, consapevole dei rischi derivanti dall’esporsi politicamente ma convinto nel dare seguito a idee e richieste, nel provare a risolvere almeno parte di quei problemi che fanno quotidianamente compagnia, entrando dalla porta d’ingresso insieme ai suoi clienti ma rimanendo lì a parlargli quando questi ultimi se ne vanno.

Ci si lamenta spesso che si presentano sempre gli stessi – afferma Giampaolo – mentre tante persone con qualità, capacità, buone idee restano nell’ombra e, o non si presentano, scegliendo di dedicare il proprio tempo completamente a famiglia e lavoro o magari non riescono ad emergere per i modi con cui i partiti scelgono, propongono i loro candidati. Il voto è importante. Un voto vale un voto. Mi piace fare le cose non perché sono facili, anzi se difficili regalano maggiori soddisfazioni oltre che risultati più gratificanti. Voglio mettere a disposizione le mie competenze, la mia professionalità, la mia esperienza nel lavoro attraverso cui ho dato il mio piccolo contributo con un servizio alla comunità (soprattutto durante la pandemia) e tasse pagate. Ci metto la faccia e mi prendo la mia responsabilità. Ogni giorno parlo con tante persone, conosco le loro esigenze, i loro problemi, le cose che hanno apprezzato e quelle che hanno condannato di amministratori e governi. E’ giunto il momento di condividere il mio impegno civile e fare qualcosa di concreto per la mia regione, non solo parlare, sperare, criticare. E’ facile essere una squadra quando tutto va bene e voltare le spalle quando vanno male. Anzi, nel secondo caso ci vuole ancora più impegno e forza d’animo”.

Il farmacista pensa già al futuro. “Sarebbe bello conoscerci bene, creare un gruppo coeso, bello, inclusivo, in cui ci si riconosce. Il mio, al di là del risultato, è un appello alla cooperazione fra gruppi di attivisti che attualmente, a mio avviso, sono a compartimento stagno”.
Prima di salutarlo, in attesa delle Parlamentari, Nicolangelo ci racconta un aneddoto.
Nella mia Farmacia, io parlo con tante persone ogni giorno, e ho sempre pensato che la riforma sul reddito di cittadinanza, il cavallo di battaglia del M5S, dovesse essere concepita osservandola anche con gli occhi del datore di lavoro. L’ho studiata, mi sono confrontato con gli attivisti che poi sono diventati portavoce, e ho fatto tutto il mio meglio per divulgarla, comunicarla, farla digerire… quante volte ci hanno deriso, e poi si incazzavano pure! Ora è legge! Diritto acquisito e forse neanche noi potevamo mai immaginare che grandiosa rivoluzione proponevamo. In Farmacia, molti clienti, prima, venivano al bancone impauriti dai prezzi dei farmaci; chiedevano con ricetta alla mano il costo della terapia e quale dei farmaci prescritti fosse il più indispensabile, se lo potevano pagare a fine mese, sempre in disparte, sempre con la vergogna. Ora no, non più. Fieri! Sereni! Sollevati! Vestiti nuovi! Non solo materialità, anche dignità! Peccato non li possiate vedere… “tutto quello che mi ha prescritto!”, ora chiedono. Il primo mese c’era l’imbarazzo del pin, ma perché prima non l’ho digitato e ora si? Ma chi l’aveva mai usata la carta! Un signore, mio coetaneo, ci ha comprato le creme viso, dice che era un regalo per la mamma che lo aveva mantenuto finora, che se lo meritava!

Exit mobile version