Lutto nel mondo del giornalismo, si è spento a 73 anni Giovanni Minicozzi | I messaggi di cordoglio

Si è spento all’età di 73 anni il giornalista Giovanni Minicozzi, direttore di Futuro Molise e per anni cronista per le televisioni locali Tlt e Telemolise, attraverso cui ha raccontato soprattutto la cronaca politica del territorio, con servizi pungenti nei confronti di amministratori e rappresentanti locali. Una vita da ferroviere, per molti anni impegnato nel sindacato, Minicozzi si affacciato nel mondo del giornalismo tardi rispetto a tanti colleghi, facendosi però conoscere grazie alla sua verve e personalità, figlie se si vuole anche dell’attività di sindacalista e condite dal giusto spirito di curiosità e voglia di verità. Fra le sue attività più note a livello giornalistico, si ricorda il programma di dibattito politico “Moby Dick”, andato in onda su Telemolise e trasformato successivamente in gruppo social. Minicozzi pare che combattesse da mesi con una lunga malattia che, nonostante le cure, non gli ha lasciato scampo. I funerali saranno celebrati domani venerdì 16 dicembre alle ore 16 nella chiesa di San Giovanni Battista, a Campobasso.

Odg Molise: “Ci associamo al dolore che ha colpito la famiglia”.
“L’Ordine dei Giornalisti del Molise si associa al dolore che ha colpito la famiglia del collega Giovanni Minicozzi, trovato privo di vita stamattina in casa a Campobasso”.

Assostampa: “Vicino ai temi del lavoro”.
“Profondo cordoglio dell’Associazione della Stampa del Molise per la scomparsa del collega Giovanni Minicozzi. Il sindacato dei giornalisti lo ricorda per la vicinanza ai temi del lavoro e della corretta informazione. Alla famiglia, le più sentite condoglianze del presidente, del direttivo e di tutta l’Asm”.

Michele Iorio: “Firma storica, resterà nella memoria la sua caparbietà”.
“Raramente resto turbato di fronte a tragiche notizie. Eppure la telefonata con cui mi si annunciava, questa mattina, la scomparsa di Giovanni Minicozzi mi ha lasciato senza parole. Davanti ai miei occhi sono scivolate immagini di una vita percorsa insieme all’amico prima, al giornalista poi. Tutti noi conoscevamo Minicozzi come una firma storica della cronaca politica regionale. Tanti di noi hanno avuto l’onore di conoscere Giovanni anche come uomo. Di lui resterà nella memoria la caparbietà con cui portava avanti le inchieste giornalistiche per il Molise. Di lui mi resterà l’immagine dell’ amico sincero. Ciao Giovanni”.

Aldo Patriciello: “Profondo conoscitore del Molise e delle sue dinamiche”.
“Ho appreso con grande tristezza la notizia della scomparsa di Giovanni Minicozzi, giornalista molisano di lungo corso e storico volto televisivo. Minicozzi è stato un profondo conoscitore del Molise e delle sue dinamiche sociali, economiche e politiche: ha saputo raccontare la cronaca con precisione, dedizione e grande passione. Alla sua famiglia giungano le mie più sincere condoglianze.”

Paolo De Socio: “Contributo straordinario per il sindacato e instancabile cronista”.
“La scomparsa di Giovanni Minicozzi lascia un vuoto incolmabile all’interno del nostro Molise. La delegazione molisana che oggi era presente alla manifestazione di Pescara in occasione dello sciopero regionale abruzzese, è rimasta sconvolta nell’apprendere la triste notizia. Giovanni è stato dirigente della categoria dei trasporti, segretario della Camera del Lavoro di Campobasso e membro della Segreteria Regionale della CGIL Molise. Quattro anni orsono, in occasione della mia elezione a segretario generale della Camera del Lavoro del Molise, porgendomi gli auguri e annunciandomi che mi avrebbe “iniziato” da segretario alle trasmissioni televisive, mi disse, con la solita ironia e con il solito sorriso, che “gli avevo rubato il posto”. I compagni e le compagne della CGIL del Molise e della CGIL Abruzzo Molise, ricordando con affetto Giovanni sia per l’impegno sindacale che per il contributo straordinario che ha dato da cronista instancabile a tutte le vicende e le ingiustizie che hanno caratterizzato soprattutto i settori del lavoro martirizzato nel nostro Molise, si stringono attorno a familiari e amici in un ideale abbraccio fraterno”.

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