Svolta epocale nella vertenza Atm, la Regione paga ai dipendenti le mensilità non versate dall’azienda

“Nella decennale vertenza con la società Atm, ci è capitato assai spesso di indirizzare i nostri strali e le nostre accuse verso le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, rea di aver assistito passivamente agli atteggiamenti vessatori della principale impresa di trasporti molisana e ai suoi inaccettabili metodi di utilizzare i propri dipendenti come scudi umani nel tentativo di risolvere i presunti contenziosi nei confronti dell’Ente concedente”. Esordiscono così i sindacati di categoria del trasporto pubblico locale, Filt Cgil e Fit Cisl, sulla svolta epocale in merito alla gestione della vertenza da parte della Regione. “Un silenzio quasi omertoso perpetrato nel tempo dalle Istituzioni e che aveva indotto le forze sindacali e gli stessi lavoratori ad una sorta di inammissibile rassegnazione, come se non retribuire i lavoratori o non pagare agli stessi i contributi previdenziali costituissero per questa Regione consuetudine e normalità. Ma tutto ciò si è improvvisamente interrotto allorché Filt Cgil e Fit Cisl, insistendo tenacemente sul ruolo e sul compito che il sindacato dovrebbe sempre assumere, hanno invocato ancora una volta l’intervento della Prefettura e nel tentativo di conciliazione esperito lo scorso 13 dicembre e alla presenza dello stesso assessore e del dirigente regionale ai trasporti, hanno rappresentato rilevanti elementi di novità”.

LE SEGNALAZIONI SUGLI STIPENDI NON PAGATI E SUI CONTRIBUTI NON VERSATI
Da un lato infatti sono state inoltrate alla Regione e per il tramite delle organizzazioni sindacali formali segnalazioni dei dipendenti relative alla mancata corresponsione delle mensilità di ottobre e novembre 2022 nonché la mancata consegna dei relativi cedolini paga, invocando altresì una sostanziale richiesta di surroga alla Regione nel pagamento delle spettanze in applicazione di quanto previsto dall’Art.30 c.6 del D.Lgs 50/2016. Dall’altro è stata altresì sollecitata la segnalazione/denuncia con contestuale istanza di intervento indirizzata all’Ispettorato Nazionale e Territoriale del lavoro, alla Direzione Regionale e Territoriale dell’Inps nonché per conoscenza al Servizio Mobilità della Regione Molise, per l’omesso versamento da parte della stessa impresa al fondo di previdenza complementare di settore denominato “PRIAMO” per un ammontare complessivo di € 540.638,25. “A poco è servita la debole difesa dell’impresa volta a screditare il ruolo e l’immagine del sindacato” – continuano, – “soprattutto quando si è formalmente attribuita e senza averne alcun titolo, l’appellativo di impresa virtuosa per la “estrema puntualità osservata ormai da anni nel pagamento delle retribuzioni”. Affermazioni da far impallidire la stessa Prefettura che non a caso ha chiesto e preteso che l’impresa Atm provvedesse a consegnare immediatamente alla Regione i cedolini paga dei dipendenti, così come formalmente richiesti dallo stesso Ente lo scorso 6 dicembre, in modo da consentire l’intervento sostitutorio della Regione Molise”.

AL MOMENTO SONO CIRCA SETTANTA I BENEFICIARI DELL’INTERVENTO SOSTITUTIVO MA A BREVE SARANNO MOLTI DI PIU’
Nell’arco di pochi giorni non solo sono stati consegnati agli uffici regionali i relativi cedolini dei dipendenti, ma si è materializzato un provvedimento epocale che fino ad oggi nessun politico aveva mai avuto il coraggio di intraprendere e adottare. “Stiamo parlando dell’applicazione di una norma dello Stato (D.Lgs 50/2016) che nell’ambito del Codice degli Appalti prevede che la stazione appaltante del servizio possa sostituirsi all’affidatario del contratto nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale in caso di ritardi nella corresponsione delle stesse. A beneficiare di questo provvedimento previsto nella Determina 8084 del 19 dicembre 2022 e sottoscritto dal direttore del Servizio Mobilità della Regione Molise, Dina Verrecchia, sono stati al momento una settantina di lavoratori ovvero quelli che per primi hanno avanzato la richiesta di intervento sostitutivo alla Regione e tra i quali figurano anche dipendenti che non hanno mai intrapreso procedimenti ingiuntivi, ma siamo certi che se ne aggiungeranno altri nei prossimi giorni, essendo ormai caduto il muro di omertà. Ora non c’è più timore a rivelare stipendi non percepiti e risalenti anche al 2019. Oltre all’assessore Pallante, ci sentiamo di esprimere riconoscenza anche ai dirigenti e ai dipendenti della Regione che si stanno sicuramente prodigando oltre il dovuto affinché i dipendenti ATM vengano retribuiti prima di Natale”.

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