Rapina al supermercato Dok, condannati con l’abbreviato i tre responsabili: pene fra i 3 e i 6 anni di reclusione

All’esito del giudizio celebrato il 19 gennaio, nelle forme del rito abbreviato, il GUP presso il Tribunale di Isernia ha riconosciuto colpevoli del reato di rapina aggravata i tre soggetti identificati, all’esito delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Isernia, quali autori della rapina avvenuta presso il supermercato DOK di Isernia, quartiere San Lazzaro, il 10 giugno 2022. In quella data il personale della Questura di Isernia UPGSP – Reparto Volanti trasse in arresto in flagranza i due giovani autori materiali del reato, A.G. e D.O.L., originari della provincia di Napoli, i quali dopo aver minacciato il direttore dell’esercizio commerciale con un arma, poi rivelatasi una mera replica giocattolo, e svaligiato alcune casseforti presenti nell’esercizio commerciale, si erano dati alla fuga rifugiandosi all’ultimo piano di un edificio residenziale attiguo, dove venivano sorpresi con l’arma e la refurtiva ancora con sè. Successivamente, grazie alle indagini della Squadra Mobile di Isernia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia, ed alle dichiarazioni degli stessi arrestati, veniva individuato l’organizzatore della rapina, C.V., un uomo da anni residente ad Isernia ma avente le medesime origini campane dei due soggetti già tratti in arresto 10 giugno, gravato da molteplici precedenti penali per reati di analoga indole nonché per associazione di stampo mafioso: nei confronti del medesimo veniva quindi richiesta dalla Procura della Repubblica ed ottenuta la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Isernia, poi attenuata negli arresti domiciliati nel mese di dicembre in seguito alla collaborazione del soggetto ed alle dichiarazioni confessorie da questi rese nel corso dell’udienza. All’esito del giudizio, quindi, i tre soggetti sono stati condannati rispettivamente alle pene di 4 anni e 8 mesi di reclusione, 3 anni e 2 mesi di reclusione e, in relazione all’organizzatore del reato, di 6 anni e 2 mesi di reclusione. In attesa delle motivazioni della sentenza e dell’esito di eventuale ulteriori gradi di giudizio che consentirebbero agli imputati di rappresentare le proprie ragioni difensive, la Procura sottolinea come l’Amministrazione della Giustizia abbia dato una risposta veloce ed efficace alla richiesta di giustizia delle persone offese e all’opinione pubblica fortemente scossa da un episodio delittuoso che, per gravità e modalità del fatto, non è frequente nella provincia di Isernia.

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