Cerca di farsi pagare la “cauzione” per liberare il finto nipote arrestato | Nuova escalation di tentativi di truffa agli anziani, i consigli dei Carabinieri

Gli incontri delle potenziali vittime con il personale dell'Arma sortisce effettivi positivi, ma l'attenzione va tenuta sempre alta

Nella giornata di ieri sono stati sventati diversi tentativi di truffa grazie alla presenza di spirito delle persone prese di mira che hanno subito avvertito i Carabinieri al numero di emergenza 112. Grazie alle continue campagne di sensibilizzazione poste in atto dai militari dell’Arma, nessuna delle persone contattate è caduta nel tranello. In uno dei casi il malvivente ha contattato un’anziana ultranovantenne sul numero di rete fissa e, dopo essersi presentato come un esponente delle forze dell’ordine, le ha detto che il nipote era stato arrestato in seguito ad un incidente stradale e che era necessario versare un’ingente somma di denaro per ottenerne la liberazione. Il truffatore ha detto alla vittima che l’avrebbe ricontattata poco dopo per accertarsi della disponibilità di denaro così da poter passare per ritirarlo. In seguito alle segnalazioni pervenute i Carabinieri della Compagnia di Isernia hanno immediatamente attivato un piano di specifici controlli nel capoluogo e lungo le direttrici solitamente utilizzate dai truffatori. Nel contempo, altro personale dell’Arma, ha raggiunto le anziane vittime per fornire loro supporto e verificare nuovi possibili contatti telefonici o visite da parte dei truffatori. Già da tempo, periodicamente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia organizzano degli incontri informativi con i cittadini all’interno delle chiese parrocchiali e dei luoghi di ritrovo delle persone anziane, al fine di porre in essere una mirata opera di rassicurazione sociale attraverso consigli pratici per evitare truffe o di essere coinvolti in situazioni pericolose. Evidentemente la giornata di ieri si è dimostrata essere una ulteriore conferma che le citate campagne informative hanno una inestimabile utilità. L’Arma rammenta ai cittadini che i criminali approfittano della loro buona fede, e che per non cadere in questi raggiri è sufficiente prendere alcune precauzioni:
* non fare entrare estranei in casa;
* controllare dallo spioncino o aprire con la catenella di sicurezza;
* prima di far entrare una persona appartenente a un servizio pubblico come addetti alle società di poste, luce, acqua e gas o anche alle forze dell’ordine chiedere l’esibizione di un tesserino di riconoscimento e chiedere conferma al 112;
* non chiamare mai le utenze telefoniche fornite dalla persona che si presenta alla porta perché all’altro capo c’è un complice;
* non dare mai soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari pubblici o privati;
* invitare ad uscire con decisione le persone sconosciute, cui è stata inavvertitamente aperta la porta;
* in nessun caso consegnare soldi, oro e/o altri oggetti di valore a seguito di contatti telefonici e/o personali con persone che riferiscono di essere esponenti delle Forze dell’ordine, avvocati o altro;
* chiamare sempre il 112.

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