Bambini scomparsi o che si allontanano da casa, ‘lezione’ della Polizia di Stato nelle scuole: cosa fare e come chiedere aiuto

Oggi 25 maggio ricorre la “Giornata internazionale dedicata ai bambini scomparsi”, istituita nel 1983 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La Polizia di Stato da sempre attenta a tutelare le fasce più deboli e in particolar modo i minori, dal 2000 ha aderito al network internazionale (che ora conta 30 Paesi) dell’Icmec (International Centre for Missing & Exploited Children) curando il sito italiano per i bambini scomparsi, it.globalmissingkids.org.
Anche quest’anno la Direzione Centrale Anticrimine ha realizzato un pieghevole informativo ed un segnalibro da distribuire nelle scuole con l’obiettivo di stimolare la riflessione su questo complesso e terribile fenomeno che colpisce l’infanzia e di richiamare l’attenzione sulla necessità di prevenire attraverso l’informazione ed il rapporto di fiducia con le Forze di Polizia.
La scomparsa di minori è sempre sintomo di disagio e deve essere gestita senza ritardo e senza sottovalutare alcun segnale.
La giornata di oggi è un’occasione per tenere alta l’attenzione su questo fenomeno.

Un episodio di allontanamento può essere l’indicatore di problemi pregressi, di un disagio psicologico o di fatti talvolta gravi vissuti dal minore, come l’abuso, il maltrattamento, lo sfruttamento sessuale, anche connesso all’uso di Internet, bullismo o cyberbullismo.
Questa mattina personale della Divisione Anticrimine della Questura di Isernia si è recato nelle scuole primarie e secondarie di Isernia e della provincia per distribuire materiale informativo sul fenomeno e fornire indicazioni utili per affrontare consapevolmente la problematica.
Nei casi di emergenza è importante chiamare subito i numeri di pronto intervento 113 e 1.1.2. NUE o il numero unico europeo 116000.
Inoltre, è possibile fare una segnalazione anche attraverso l’applicazione della Polizia di Stato Youpol che consente di mettersi in contatto con la Polizia per episodi di violenza di genere, bullismo e spaccio di droga. L’App è attivabile su smartphone, tablet e computer e consente di trasmettere direttamente messaggi agli operatori di Polizia, ma ricordiamo che non sostituisce i numeri di emergenza.
Affrontare la tematica è sempre l’occasione per far emergere situazioni di malessere che possono colpire i ragazzi e che a volte li inducono ad abbandonare la famiglia e i loro affetti e per stimolare un rapporto di fiducia con la Polizia di Stato, i cui operatori sono pronti ad ascoltare, fornire supporto e protezione.

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