“Faremmo un grande torto alla nostra intelligenza, nonché alla memoria dei padri fondatori, se in una giornata come questa non cogliessimo l’occasione, oltre a celebrare la ricorrenza della Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, per sottolineare l’urgente cambio di rotta di cui ha bisogno l’attuale Unione Europea. Ho la fortuna e l’onore di sedere tra gli scranni dell’Eurocamera da molti anni, oramai. Ed è proprio in virtù della mia lunga militanza che posso testimoniare quanto gli ultimi anni siano stati difficili e pieni di scelte politiche poco accorte o, addirittura, deleterie per gli Stati membri e i loro cittadini. Spesso ci si dimentica che l’Unione Europea fonda la sua ragion d’essere sull’obiettivo di migliorare la vita dei popoli europei: nulla di più, nulla di meno. C’è dunque da riflettere se gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crescente disaffezione popolare verso l’Ue.
Per la mia formazione umana e imprenditoriale sono stato sempre fermamente convinto che solo chi non fa non sbaglia. E tuttavia ritengo che sia sempre un atto di coraggio e di buonsenso ammettere gli errori commessi e ritornare sui propri passi.
Festeggiare l’Unione Europea, dunque, non può significare celebrare i principi e i valori che ispirarono uomini come Schuman, Monnet e De Gasperi, dimenticando i problemi e sottovalutando l’importanza e l’urgenza delle riforme da fare.
Significa invece mettere da parte per un giorno i facili slogan e le frasi di circostanza e dare senso pratico al grande contributo di coloro che si sono battuti per un’Europa più giusta, solidale e libera dall’orrore della guerra”. È il messaggio dell’eurodeputato Aldo Patriciello in occasione della Festa dell’Europa.
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