“Nel pieno di una fase delicata per la sanità regionale, mentre si attendono risposte concrete sul futuro di reparti e servizi essenziali, si continua a procedere con decisioni poco trasparenti, assunte in assenza di un disegno chiaro ed appare quantomeno singolare che, a meno di 24 ore dalla diffusione delle notizie sugli esiti negativi del tavolo tecnico romano sul DM70, il Direttore generale dell’ASReM abbia proceduto in maniera sollecita – e, direi, frettolosa – al conferimento di un incarico provvisorio per la Direzione del Dipartimento Misto Transmurale della Donna e del Bambino. Un incarico, tra l’altro, attribuito senza che siano stati resi pubblici criteri, comparazioni o valutazioni interne che possano giustificarne la scelta che, così stando le cose, pone più interrogativi che certezze.”
Lo dichiara il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Roberto Gravina, che insieme al collega Angelo Primiani ha depositato un’interpellanza urgente per fare luce su un atto che, pur essendo formalmente legittimo, risulta tutt’altro che lineare.
“La decisione dell’ASReM – spiega Gravina – è arrivata senza che sia stato ancora approvato, a distanza di oltre sei anni dalla sua istituzione, un Regolamento aziendale che definisca in modo trasparente funzioni, criteri di funzionamento e modalità di assegnazione degli incarichi per questo Dipartimento. In assenza di un impianto normativo chiaro, si è fatto ricorso a una formula di urgenza fondata su presunte esigenze inderogabili, che però non vengono esplicitate. Si è inoltre proceduto alla soppressione di una struttura preesistente per crearne una nuova, con una denominazione diversa ma competenze sostanzialmente analoghe, senza spiegare le motivazioni di questa riorganizzazione interna.”
A mancare, secondo Gravina, è anche un elemento fondamentale: “Non è dato sapere se sia stata svolta alcuna valutazione comparativa tra profili professionali disponibili, né se all’incarico siano previsti compensi aggiuntivi. In più, a oggi, non sono noti nemmeno gli obiettivi assegnati alla nuova Direzione, in un settore strategico come quello materno-infantile, che dovrebbe essere tutelato e potenziato, non gestito in maniera opaca.”
“È evidente che in questo momento ogni atto della direzione ASReM assume un significato politico e gestionale profondo, in particolar modo quando viene adottato in assenza di regolamenti ancora da definire e di chiarezza sui criteri seguiti. Chiediamo solo trasparenza – conclude Gravina – e il rispetto delle regole: la fiducia non è una scorciatoia, è una responsabilità che deve poggiare su competenze e processi chiari. Soprattutto quando le scelte, riguardanti settori delicati come quello materno-infantile, vengono adottate mentre l’intero sistema è sottoposto a un processo di ridefinizione che rischia di compromettere il diritto alle cure di tanti cittadini.”