Nel rispetto del DM 77/2022, il Molise procede spedito nel garantire i modelli e gli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale. A rilevarlo l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali (AGENAS) che nelle giornate di ieri e di oggi ha fatto tappa a Venafro e Larino per verificare lo stato dell’arte delle Case della Comunità, strutture sanitarie di prossimità volte a fornire servizi di cura e assistenza sociosanitaria alla popolazione locale. Una attenta verifica da parte dei ‘supervisori’ provenienti dalla capitale. Gli stessi hanno promosso il Molise ed il lavoro dell’ASReM che, in stretta sinergia con la Direzione Generale Salute della Regione Molise e la Struttura Commissariale, sta rispettando i dettami ministeriali.
Non a caso, delle 1717 Case della Comunità programmate in tutta Italia, e delle 46 attivate, ad oggi, nel territorio nazionale, quelle di Venafro e di Larino hanno raggiunto gli obiettivi con la presenza sia dei servizi medici che infermieristici.
Certo, alcune procedure sono ancora in via di completamento e si sta affinando la presenza di medici ed operatori sanitari nelle ore settimanali richieste, ma la strada per il definitivo raggiungimento del target è quella giusta.
I rappresentanti dell’AGENAS hanno effettuato i controlli confrontandosi, nelle due giornate, con i direttori sanitari di Distretto di Isernia e Termoli, il dott. Lucio De Bernardo ed il dott. Giovanni Giorgetta, ed altri professionisti del comparto, alla presenza del direttore generale dell’ASReM, Giovanni Di Santo, della direttrice amministrativa dell’ASReM, Grazia Matarante, dei Commissari alla Sanità, Marco Bonamico ed Ulisse Di Giacomo.
“Pur non potendo contare su una spesa corrente effettiva, per via del piano di rientro dal deficit sanitario – ha commentato il direttore generale, Giovanni Di Santo – Stiamo facendo il possibile per garantire una realtà di assistenza e di cura sicura, efficace ed efficiente ai nostri territori. Ci sono cantieri che devono essere avviati, altri che vanno completati, ma molti ritardi sono dovuti alla burocrazia, ed in alcuni casi, alla carenza di personale. Tuttavia, stiamo cercando di ottimizzare le nostre risorse per rispondere alle esigenze, comprese quelle sui servizi, e tagliare il traguardo”.
E proprio in una ottica di ottimizzazione si collocano le Case della Comunità. Attraverso le numerose prestazioni erogate al loro interno si darà un importante contributo allo smaltimento delle liste di attesa, pure con il supporto della telemedicina.
venerdì 30 Maggio 2025 - 03:24:07 PM
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