Alle ore 21:28 del 24 maggio, le Volanti della Polizia di Stato sono prontamente intervenute in via Monsignor Bologna, presso il Parco XXV Novembre, in seguito a una segnalazione di una brutale aggressione in corso.
All’arrivo sul posto, gli operatori hanno trovato un uomo di 45 anni, residente nel capoluogo, in evidente stato di shock e con numerose ferite lacero-contuse. L’uomo è stato colpito ripetutamente con calci e pugni da un gruppo di persone, che gli hanno lasciato sul volto anche le impronte delle suole delle scarpe. Durante l’aggressione gli è stato sottratto un orologio, mentre, nonostante la violenza esercitata, gli aggressori non sono riusciti a portargli via il borsello.
E’ stato solo grazie all’immediato intervento delle pattuglie della Polizia di Stato che l’aggressione è stata interrotta, costringendo gli autori a fuggire precipitosamente approfittando della conformazione del parco. La vittima è stata subito assistita dal personale sanitario del 118 e trasportata in ospedale.
Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Campobasso, hanno portato in tempi rapidi all’identificazione dei responsabili: cinque giovani e un uomo di 50 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine. Gli elementi raccolti sono stati valutati come pienamente fondati dalla Procura della Repubblica, che ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di misure cautelari personali. Il GIP ha accolto la richiesta, disponendo per tutti gli indagati la misura degli arresti domiciliari, eseguita in data odierna.
L’episodio si inserisce in un preoccupante susseguirsi di aggressioni gratuite e ingiustificate che hanno generato forte allarme sociale e un diffuso senso di insicurezza tra i cittadini. Proprio in questo contesto, è importante sottolineare che solo pochi giorni fa, a seguito di un altro episodio analogo, sono state eseguite tre ulteriori misure cautelari nei confronti di soggetti individuati come responsabili di aggressioni altrettanto violente e prive di qualsivoglia giustificazione.
Questi risultati investigativi sono frutto dell’incessante impegno delle Forze di Polizia e della costante azione di coordinamento della Procura della Repubblica, impegnate nel contrastare con determinazione ogni forma di violenza urbana e nel garantire la sicurezza della collettività.
La tempestività e l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine si confermano strumenti imprescindibili per prevenire la degenerazione di tali condotte in reati ancor più gravi e per riaffermare la presenza dello Stato nei territori, a tutela della legalità e della serenità dei cittadini.
Fondamentale, inoltre, è il contributo dei cittadini: la tempestiva segnalazione, le denunce e la collaborazione con le forze dell’ordine costituiscono un elemento cruciale per intervenire con rapidità e precisione. Senza il costante e responsabile supporto della comunità, sarebbe difficile individuare e allontanare dalla collettività gli autori di tali condotte.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti d codice di rito.
giovedì 26 Giugno 2025 - 07:12:59 PM
News
- Il 28 giugno a Oratino la Notte Romantica dei Borghi più belli d’Italia
- Cambio al vertice del Comando regionale della Guardia di Finanza: Danilo Petrucelli subentra a Luca Cervi
- Ats Campobasso, alcuni sindaci disertano ma c’è il numero legale: assicurati Leps e livelli occupazioni fino al 31 dicembre
- Acqua, Forte firma l’ordinanza “anti spreco”: fino al 15 settembre no uso diverso da scopi domestici e potabili
- Pallante riceve il Comandante Forze Operative Sud dell’Esercito Italiano
- Luciano Buonfiglio nuovo presidente Coni, le congratulazioni della Fise Molise
- Nuoto, la Hidro Sport brilla nella finale della Molise Swim Cup
- Expo 2025, pronte le valigie per il Giappone. Dall’artigianato alle tradizioni: cosa porta il Molise ad Osaka