Un breve lavoro nel ricordo di Don Armando Venezia (1933-2015), a dieci anni dalla sua scomparsa. E’ la nuova opera di Antonio Lanza, giornalista pubblicista e appassionato di ricerca storica, già autore di opere come “Le caserme della Guardia di Finanza nella provincia di Campobasso 1864-2011 e frammenti di vita del Corpo”, “Colli a Volturno 9 aprile 1949. Una tragedia aerea dimenticata” e “Casacalenda 1934. Il coraggio di una donna”, tutti scritti a quattro mani con Giuseppe De Dona. Nel nuovo volume, di cui è unico autore, Lanza affronta ricostruisce la figura di Don Armando Venezia, di cui è stato chierichetto presso la Chiesa Nostra Signora di Fatima, a Napoli. Originario di Sant’Angelo dei Lombardi (AV), Don Armando fu il primo Sacerdote della Chiesa Fatima, nella Diocesi di Pozzuoli, dove rimase fino al 1977. Poi il trasferimento a Sant’Angelo dei Lombardi, prima come rettore del Seminario e poi come Parroco, dopo il devastante sisma del 23.11.1980. Il testo è corredato da documentazione esaminata ed acquisita presso gli archivi della Diocesi di Pozzuoli e offre anche uno spaccato relativo alle opere artistiche realizzate dai Fratelli Mazzella proprio nel tempio di via Piave (oggi Largo Ns. Signora di Fatima) consistenti in un maestoso ed imponente mosaico su cui poggiava un pregevole Crocifisso in metallo, la cui inaugurazione ufficiale risale al febbraio 1969, in concomitanza con la consacrazione dell’altare, con cerimonia officiata dal Vescovo di Pozzuoli in carica, Mons. Salvatore Sorrentino. A corredo anche documentazione ed immagini inedite provenienti da archivi privati, nonché toccanti testimonianze raccolte sia a Napoli che a Sant’Angelo dei Lombardi (AV). Prefazione affidata alla penna di Mons. Gabriele Teti, 2° Capp. Mil. Capo nella Riserva e giornalista pubblicista. Si aggiungono aneddoti, curiosità e piccoli frammenti di storia del quartiere napoletano, all’origine nato col nome di “Soccavo-Canzanella”; come l’episodio relativo alla sollevazione popolare dell’estate 1977, finalizzata ad impedire il trasferimento di Don Armando. Le ricerche d’archivio hanno altresì interessato la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Luigi, di Napoli, nonché la Chiesa Cattedrale S. Antonino Martire di Sant’Angelo dei Lombardi (AV). Di particolare rilevanza gli appunti di storia forniti da Tony Lucido, Presidente della pro-loco Alta Irpinia. Il volume è edito dalla Tgbook di Sandrigo (VI). «Chi ha praticato l’oratorio della Parrocchia di via Piave in quegli anni – spiega l’Autore – certamente oggi annovera Don Armando tra i propri educatori di base, accanto alla famiglia ed alla maestra delle elementari».
