Il consigliere Quintino Pallante ha presentato una proposta di legge – contraddistinta con il n. 73 del registro delle iniziative legislative della XIII Legislatura – concernente: “Disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti della regione Molise”.
Come l’italiano – scrive il presentatore nella relazione illustrativa – anche i dialetti rispecchiano culture e tradizioni particolari. Essi sono autonomi, nel senso che hanno una loro grammatica, una loro fonetica e il loro lessico, ma somigliano all’italiano perché provengono dall’origine comune, cioè dal latino volgare e quindi fanno parte alla medesima famiglia neo-latina.
Il dialetto molisano – rileva ancora Pallante – presenta i tratti tipici delle parlate meridionali. Non presenta una vera e propria omogeneità linguistica ma risulta frammentato in una serie di varietà locali. Evidenti sono le affinità con le varietà dialettali delle regioni circostanti. In alcuni centri, inoltre, si è avuto l’influsso di minoranze linguistiche croate e albanesi che rappresentano una preziosa riserva di saperi e pratiche culturali di rilevante interesse demoetnoantropologico.
In quest’ottica si inserisce l’iniziativa legislativa che mira a promuove la salvaguardia e la valorizzazione dei dialetti parlati nel proprio territorio, in quanto espressione del patrimonio culturale immateriale e dell’identità storica delle comunità locali. La Regione, quindi – si legge nell’articolato -, riconosce i dialetti molisani, nelle loro espressioni orali e scritte, popolari e colte, quali elementi costitutivi della cultura regionale, favorendone la trasmissione, la conoscenza e la diffusione anche tra le nuove generazioni.
Per il perseguimento di tali obiettivi la stessa Regione è chiamata a promuovere e sostenere: a) lo svolgimento di attività di studio, documentazione e ricerca sui dialetti locali, anche in collaborazione con università, enti di ricerca, istituzioni culturali e associazioni del settore; b) la realizzazione, nell’ambito dei percorsi scolastici e formativi, di progetti educativi volti a diffondere la conoscenza dei dialetti molisani e delle relative tradizioni orali e letterarie, con particolare riguardo alla dimensione intergenerazionale; c) iniziative culturali, artistiche e divulgative, anche attraverso festival, concorsi, spettacoli e pubblicazioni, finalizzate alla valorizzazione dei dialetti molisani e delle culture locali ad essi connesse.
Nell’ambito di tali obiettivi la Regione, inoltre, può stipulare convenzioni o accordi con soggetti pubblici o privati e istituire premi o riconoscimenti per tesi di laurea, di dottorato o altri elaborati scientifici riguardanti i dialetti molisani. Prevista anche l’istituzione presso il Consiglio regionale del Comitato scientifico con funzioni consultive e propositive in ordine all’attuazione della legge proposta.
La pdl verrà ora assegnata dal presidente del Consiglio regionale alla Commissione permanente che si occupa della materia che, dopo l’istruttoria e l’espressione del parere di competenza, la invierà all’Aula per le determinazioni conclusive.
giovedì 30 Ottobre 2025 - 04:09:06 PM
News
- Prendeva i soldi delle assicurazioni sulla vita senza versarli alla compagnia: truffati 100 clienti, intascati 5 mln in 8 anni
- Controlli dopo Campobasso-Rimini: sequestrati bastoni, caschi e bottiglie di vetro a gruppo di tifosi ospiti
- All’Unimol il convegno su Pier Paolo Pasolini a 50 anni dalla sua scomparsa
- Serie C. Campobasso fuori dalla Coppa Italia, la Ternana bissa il successo di 10 giorni fa. VIDEO
- Affari Tuoi, Angelica da Campobasso sfiora il “colpo” e vince 33mila euro
- Fondi di Coesione, Iorio a Roma chiede anticipazioni di cassa. Ministro Foti: “Disponibile a soluzione”
- Giovani in fuga, Molise 2030 e Unimol insieme per fermare la perdita di talenti: fari su innovazione e IA
- Isernia, realizzati 70 nuovi loculi e 40 ossari di emergenza nel cimitero comunale



